GF Vip, “La faccia la perdete voi” Signorini tira fuori il più bel discorso della sua gestione, tutti responsabili

di Giuseppe Scuccimarri

Pubblicato il 2022-01-07

Alla fine non ci sono state espulsioni o nomination d’ufficio, ma un discorso del conduttore che per la prima volta in tre edizioni è riuscito ad essere equilibrato senza prendere posizioni nette ma accusando tutti, proprio così, tutti colpevoli nessun colpevole è stato il coniglio che gli autori e Don Alfonso hanno tirato fuori dal …

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Alla fine non ci sono state espulsioni o nomination d’ufficio, ma un discorso del conduttore che per la prima volta in tre edizioni è riuscito ad essere equilibrato senza prendere posizioni nette ma accusando tutti, proprio così, tutti colpevoli nessun colpevole è stato il coniglio che gli autori e Don Alfonso hanno tirato fuori dal cilindro per non mandare a casa nessuno, salvare la faccia con gli sponsor e far sentire un pò in colpa i concorrenti. Tredici minuti di cazziatone in giardino al freddo del gennaio romano, un discorso in cui il conduttore ha indossato i panni del buon padre di famiglia e ha cominciato a sgridare tutti, Ricciarelli compresa, un ritorno alle regole e al politically correct sarebbe stato più che auspicabile, ma non è avvenuto, tutto demandato alla speranza che i Vipponi abbiano capito.

Dapprima il conduttore ha letto un comunicato del Grande Fratello in cui si condannavano gli episodi dei giorni scorsi e in cui si rimarcava il fatto del rispetto reciproco, poi il commento :

Ci tenevo molto a essere qui, volevo vedervi in faccia uno ad uno, vi ho voluti fortissimamente, perché ero sicuro che avremmo fatto una bella avventura, negli ultimi tempi non vi riconosco più, non riconosco quel patto di fiducia che abbiamo sottoscritto e ho sentito il bisogno di guardarvi. Non volevo un GF bacchettone, ma la tolleranza richiede intelligenza, essere tolleranti richiede giudizio, tre parole chiave: accoglienza, rispetto, ascolto. Quello che dico io è semplice, mettiamoci ad ascoltare l’altro, evitiamo di dire banalità, poniamoci una linea guida. Mi viene la rabbia perché la faccia la perdete voi, e questo non fa merito al vostro percorso, alla vostra carriera, io non sono in prima linea, ma la faccia ce la metto anche io, abbiate rispetto degli altri ma soprattutto di voi stessi, se facendovi un esame di coscienza vi rendete conto che non riuscite più a reggere la facciata, quella è la porta e ve lo dico da amico: uscite.”

Adesso la speranza è che tutti abbiano recepito, che chi si è macchiato di frasi e espressioni orribili capisca di aver sbagliato e che non ci sarà una seconda possibilità per nessuno. Stessa cosa dicasi per autori e conduttore, questa esperienza con mezza Italia addosso e gli sponsor pronti a ritirarsi probabilmente avrà fatto capire loro che non potranno fare sempre come vogliono loro e che tirando troppo la corda ci si potrebbe far male. Uno a uno palla al centro, domani è un altro giorno…speriamo !

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Giuseppe Scuccimarri

Giuseppe Scuccimarri, classe 1969, esperto di televisione e cronaca rosa con interessi anche per l'attualità e la politica nazionale e internazionale. Autore della commedia "Il delitto di Lord Arthur Savile" (2002) e del musical "La vita è una splendida canzone" (2014), ghostwriter per diversi autori e paroliere, amante della scrittura e della letteratura italiana e straniera.

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