GF Vip, “Il reality è in parte scritto” Sonia Bruganelli scoperchia la pentola

di Giuseppe Scuccimarri

Pubblicato il 2021-11-25

Che i reality televisivi si muovessero su un canovaccio predefinito era cosa più che evidente, che qualche personaggio con la sua presenza portasse soldi e investitori pubblicitari all’emittente anche, ma che una degli addetti ai lavori scoperchiasse la pentola e rendesse pubblico ciò che sarebbe dovuto rimanere sotterraneo non era ancora accaduto. Sonia Bruganelli, personaggio …

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Che i reality televisivi si muovessero su un canovaccio predefinito era cosa più che evidente, che qualche personaggio con la sua presenza portasse soldi e investitori pubblicitari all’emittente anche, ma che una degli addetti ai lavori scoperchiasse la pentola e rendesse pubblico ciò che sarebbe dovuto rimanere sotterraneo non era ancora accaduto. Sonia Bruganelli, personaggio prestato alle telecamere, ma grande conoscitrice del sottobosco televisivo quindi del dietro le quinte lavorandoci da anni, in una intervista rilasciata a Fanpage ha reso note indiscrezioni che hanno fatto molto discutere “La televisione è finta in quanto scritta – ha affermato l’opinionista- ma le persone che la popolano sono vere in quanto persone. Qualsiasi programma è già scritto, non si può accendere una telecamera e aspettare che accada qualcosa. Le persone che stanno in quel canovaccio sono vere, c’è chi recita e chi non recita, chi recita meglio e chi peggio”. 

E fin qui ci potrebbe anche stare come discorso, un canovaccio su cui si muovono i protagonisti pur conservando le proprie emozioni e seguendo i propri istinti, un filo conduttore in cui sarebbero liberi di muoversi, ma a quanto pare non è proprio così, gli schemi in cui sono chiusi i protagonisti sarebbero ben più rigidi, una gabbia televisiva che li porterebbe perfino a snaturarli “Il reality è scritto quando va in onda perché è quello che viene venduto ad una rete che ha degli spazi pubblicitari che vende a sua volta. Mediaset è totalmente legata alla pubblicità e agli investitori. La tv non si può fare tanto per e un’emittente deve sapere cosa manda in onda”. 

Investitori pubblicitari che pagano ed emittente che viene pagata in base a determinate azioni di un personaggio, soprattutto se è un personaggio di punta ed intorno a quel personaggio si vuole costruire qualcosa. E cosa accade se all’improvviso qualcuno inserito suo malgrado in un teatrino televisivo ad un certo punto ne abbia le scatole piene e da quel teatrino vuole uscire per seguire i suoi sentimenti e le proprie emozioni? Si chiama in confessionale e viene sfinito psicologicamente, ma questa è un’altra storia…

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Giuseppe Scuccimarri

Giuseppe Scuccimarri, classe 1969, esperto di televisione e cronaca rosa con interessi anche per l'attualità e la politica nazionale e internazionale. Autore della commedia "Il delitto di Lord Arthur Savile" (2002) e del musical "La vita è una splendida canzone" (2014), ghostwriter per diversi autori e paroliere, amante della scrittura e della letteratura italiana e straniera.

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