Braccialetto elettronico assente per Alessandro Basciano: la denuncia di Sophie Codegoni mai attuata

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Braccialetto elettronico assente per Alessandro Basciano: tutti i dispositivi occupati

La denuncia di Sophie Codegoni e la misura di sorveglianza mai attuata

Alessandro Basciano, noto dj ed ex volto televisivo, è attualmente accusato di stalking dalla sua ex compagna, Sophie Codegoni. A fine aprile, la Corte di Cassazione aveva confermato l’obbligo per Basciano di indossare un braccialetto elettronico, misura cautelare decisa per garantire la sicurezza di Sophie e della loro figlia Celine Blue. Tuttavia, al suo ritorno dagli Stati Uniti a inizio giugno, il dispositivo non è stato applicato.

Perché il braccialetto elettronico per Basciano non è stato installato?

Secondo il verbale ufficiale che rinvia l’esecuzione della misura cautelare, “tutti gli slot sono occupati”. In altre parole, non ci sono braccialetti elettronici disponibili in questo momento. Il Ministero della Giustizia ha già riconosciuto il problema con una circolare emessa a maggio per contenere i ritardi, ma la situazione resta critica.

Un problema diffuso in tutta Italia

Il caso di Basciano è solo uno dei tanti esempi di una carenza strutturale: a Milano, come in molte città italiane, la domanda di dispositivi supera ampiamente la disponibilità. Questo impedisce l’applicazione concreta di una misura pensata per proteggere le vittime di violenza domestica e stalking.

Le accuse a carico di Basciano: l’indagine in fase conclusiva

L’inchiesta, coordinata dai PM Letizia Mannella e Antonio Pansa, si basa su oltre 3.000 pagine di atti, testimonianze e messaggi che ricostruirebbero mesi di presunti comportamenti persecutori da parte di Basciano nei confronti di Codegoni. I due si erano conosciuti durante il reality show “Grande Fratello Vip”.

L’episodio più grave: la notte del 13 novembre

Tra gli episodi contestati, spicca quello del 13 novembre 2023. Dopo una cena, Sophie riceve una telefonata carica di insulti, seguita da un’aggressione fisica contro l’auto di un amico. Secondo le ricostruzioni, Basciano avrebbe colpito con violenza il parabrezza dell’auto, affiancandola con la propria vettura.

Misure cautelari confermate ma incomplete

L’arresto di Basciano era scattato subito dopo i fatti, ma è durato solo 48 ore. Il giudice per le indagini preliminari, Anna Magelli, lo ha scarcerato senza restrizioni. In seguito, il Tribunale del Riesame ha imposto il divieto di avvicinamento entro 500 metri da Sophie Codegoni e dalla figlia, oltre al divieto di comunicazione con entrambe.

Il nodo sicurezza: l’assenza del braccialetto è un rischio?

Sebbene queste misure siano attualmente in vigore, l’assenza del braccialetto elettronico mina l’efficacia del sistema di tutela. Senza il monitoraggio costante garantito dal dispositivo, risulta difficile assicurare il pieno rispetto delle restrizioni imposte.


Il caso di Alessandro Basciano evidenzia una criticità ormai cronica nel sistema di applicazione delle misure cautelari in Italia. Mentre le denunce per stalking e violenza aumentano, la carenza di strumenti tecnologici adeguati — come i braccialetti elettronici — rischia di compromettere la protezione delle vittime. Una lacuna che necessita risposte urgenti da parte delle istituzioni.


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Scritto da Simona Russo
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