GF Vip, Jessica e Barù due cuori e una capanna, l’amore va oltre i copioni

di Giuseppe Scuccimarri

Pubblicato il 2022-03-06

Lo avevamo scritto anche ieri che comunque fosse andata sarebbe stata una bellissima ship, una delle più avvincenti e più vere di questa edizione, di quelle che ti portano sulle montagne russe e riescono a lasciarti senza fiato facendoti passare in un battito di ciglia dall’euforia alla depressione. E’ la storia di due persone a …

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Lo avevamo scritto anche ieri che comunque fosse andata sarebbe stata una bellissima ship, una delle più avvincenti e più vere di questa edizione, di quelle che ti portano sulle montagne russe e riescono a lasciarti senza fiato facendoti passare in un battito di ciglia dall’euforia alla depressione. E’ la storia di due persone a cui il Grande Fratello ha dato l’opportunità di vivere una trasformazione personale, Jessica Selassiè ha spiccato il volo rendendosi conto di essere donna vera e indipendente, consapevole della propria forza, Barù ha svestito i panni del cinico non incline all’amore per vestire quelli di colui che forse è ancora disposto a lasciare la porta aperta ai sentimenti.

Dopo una giornata di gelo i due si sono ritrovati di notte in una capanna di fortuna, di quelle di Tariconiana memoria che tanta fortuna hanno portato al reality, e finalmente si sono capiti e si sono trovati. Non sappiamo fuori cosa accadrà, probabilmente in Casa nulla, troppo ingabbiati i due in un canovaccio autorale al quale hanno dovuto soccombere, si vedranno senz’altro fuori e si parleranno. Ancora una volta i sentimenti hanno vinto sulle dinamiche e chissà se visti i risultati dall’anno prossimo sarà lasciato più spazio da parte degli autori a quelli che sono i sentimenti veri. Il popolo dei Jerù, così si chiama la ship, può ritenersi soddisfatto, non vedrà quotidianamente l’evolversi di un sentimento, ma arriverà alla fine del reality con la consapevolezza che probabilmente un fuori ci sarà e non è poco.

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Giuseppe Scuccimarri

Giuseppe Scuccimarri, classe 1969, esperto di televisione e cronaca rosa con interessi anche per l'attualità e la politica nazionale e internazionale. Autore della commedia "Il delitto di Lord Arthur Savile" (2002) e del musical "La vita è una splendida canzone" (2014), ghostwriter per diversi autori e paroliere, amante della scrittura e della letteratura italiana e straniera.

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