In vista del prossimo Festival di Sanremo sono ancora tanti i punti di domanda sulle date, sulla presenza del pubblico e su eventuali rinvii.
Il sindaco di Sanremo era stato chiaro sulla presenza del pubblico all’Ariston, solo se le condizioni dei vari protocolli sanitari lo avrebbero permesso il Festival potrebbe andare in scena tranquillamente. Lo stesso conduttore Amadeus ha parlato del Festival di Sanremo a Corriere.it:
“Se lo posticipi a maggio non è Sanremo, ma il Festivalbar. E poi chi ci dice che a maggio avremo lasciato le mascherine e potremo abbracciarci tranquillamente? Se così fosse firmerei subito, ma a maggio probabilmente saremo più o meno nella stessa situazione. Quindi spostarlo per trovarsi con gli stessi problemi non avrebbe senso. Chiarisco una cosa: non vorrei che sembrasse che mi sono intestardito a fare Sanremo a tutti i costi. Lo deve volere la Rai, la discografia e la città di Sanremo. Lo dobbiamo volere tutti: o siamo compatti e lavoriamo per farlo al meglio oppure ci rivediamo nel 2022“
Un’altra questione che si deve precisare è la presenza del pubblico al Festival di Sanremo su cui era intervenuto il Prefetto di Imperia:
“si può pensare a utilizzarla in altro modo, ci stiamo lavorando”, Amadeus ancora aggiunge: “Sì, pensiamo a figure contrattualizzate che sono parte integrante dello spettacolo nel rispetto del Dpcm. Con le giuste distanze possiamo arrivare a 380 persone in platea, mentre la galleria sarà ovviamente chiusa. Dobbiamo offrire al pubblico a casa e agli artisti che sono sul palco la possibilità di avere uno spettacolo vero. Chi dice che il pubblico non serve fa un altro mestiere. Io non mi metto a sindacare di protocolli sanitari e mi affido al giudizio di tecnici ed esperti. Su come si fa uno spettacolo invece penso di avere l’esperienza per sapere come si realizza uno show così importante”.
Il direttore artistico del Festival di Sanremo è al lavoro perché sia una grande edizione:
“Il Festival blindato non serve a niente, non è uno spettacolo televisivo, passerebbe alla storia per il Sanremo del Covid, per il Sanremo della desolazione. Intorno al Festival da 70anni a oggi è sempre stato costruito uno spettacolo. Se in una partita di calcio mi togli il pubblico, mi levi le porte, riduci a 8 i giocatori e il pallone sì ma sgonfio, forse è meglio rimandare la partita. Se le cose si fanno bene e in sicurezza, con protocolli precisi, non bisogna preoccuparsi. E’ facile dire si chiude, non si fa, opporre sempre dei «no»: è una scorciatoia semplice e banale”.
Ha cercato quindi di non mettere altra tensione in un momento difficile, ricordando che “nella serata di venerdì vota, quindi i giornalisti ci devono essere”. Intanto è stata annunciata per il prossimo Festival la presenza di Matilda De Angelis:
“Sono giornate complicate, ma abbiamo anche una bella notizia: oltre a Elodie, come co-conduttrice per una sera abbiamo chiuso con Matilda De Angelis che sta avendo un grande successo con The Undoing, la serie con Nicole Kidman e Hugh Grant. Mi piace perché è una giovane attrice, spigliata, con una caratura già internazionale: sarà l’occasione per farla conoscere ancora di più”.
Tra mille dubbi e perplessità staremo a vedere se il prossimo Festival di Sanremo si svolgerà regolarmente.
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