Verissimo, Rosalinda Cannavò presenta “Il riflesso di me”, ma Silvia Toffanin preferisce spostare la conversazione sull’Ares gate, ecco cosa è successo

di Giuseppe Scuccimarri

Pubblicato il 2022-09-23

Dal 26 settembre Rosalinda Cannavò sarà in libreria con “Il riflesso di me”, un libro che racconta il suo calvario di ragazza affetta da DCA, un disturbo che la ha portata a pesare 32 chili, ad un passo dalla morte. Il libro in pre order è schizzato subito in testa alle classifiche dei best seller …

article-post

Dal 26 settembre Rosalinda Cannavò sarà in libreria con “Il riflesso di me”, un libro che racconta il suo calvario di ragazza affetta da DCA, un disturbo che la ha portata a pesare 32 chili, ad un passo dalla morte. Il libro in pre order è schizzato subito in testa alle classifiche dei best seller di Amazon e si prevede una ulteriore impennata da martedì, quando sarà disponibile. Il libro vuole rappresentare un messaggio e un monito per tutti coloro che stanno combattendo contro un mostro simile e il ricavato delle vendite sarà destinato a una associazione che si occupa di DCA e alle famiglie di coloro che combattono per uscirne. Insomma un progetto a 360 gradi, più che una produzione letteraria, un vero e proprio impegno sociale. Da una premessa del genere ci si aspetterebbe una attenzione massima dei mezzi di informazione sul progetto, soprattutto per l’importante messaggio in esso contenuto e invece no, ospite di Silvia Toffanin a Verissimo “Il riflesso di me” è stato solo il pretesto per chiedere a Rosalinda Cannavò sull’Ares Gate e sulla morte di Teodosio Losito.

Come al solito la voglia di gossip ha soverchiato il messaggio sociale, in un’epoca in cui le chiacchiere hanno sempre la meglio sulla sostanza, un vero peccato perchè il messaggio del libro è potente e avrebbe meritato un altro tipo di attenzione, queste le parole di Rosalinda :

Avevo affidato la mia vita ad altre persone. Mi era stato detto che per la televisione dovevo perdere dei chili. Per questo per tantissimi anni sono sprofondata nell’anoressia, ma non mi rendevo conto. Non avevo la percezione di come fossi. Credevo a tutto quello che mi dicevano e mi lasciavo condizionare. Oltre al cambio nome sono cambiata interiormente: ho iniziato a comportarmi diversamente da come ero io, questo mi logorava dentro. “

Poi la digressione su Losito e sulla tragica scomparsa :

È stato un evento molto duro che mi ha svegliato da un incubo. Ho capito che dovevo allontanarmi da quel mondo che mi stava distruggendo come ha fatto con lui. Dopo la sua morte ho fatto un viaggio a Lourdes per ritrovare la fede che avevo perso nel corso degli anni. Oggi sento Teodosio molto vicino. Ovunque sia, lo penso ogni giorno, spero che la giustizia faccia il suo corso. Adua non esiste più, è solo un ricordo. Finalmente è finto quest’incubo. Oggi non permetto più a nessuno di approfittarsi di me.”

Ci piacerebbe soffermarci più a lungo su quel “oggi non permetto più a nessuno di approfittarsi di me” pronunciato da Rosalinda, questo pomeriggio a Silvia Toffanin ha consentito di farlo spostando la conversazione dove meglio credeva la conduttrice.

Giuseppe Scuccimarri

Giuseppe Scuccimarri, classe 1969, esperto di televisione e cronaca rosa con interessi anche per l'attualità e la politica nazionale e internazionale. Autore della commedia "Il delitto di Lord Arthur Savile" (2002) e del musical "La vita è una splendida canzone" (2014), ghostwriter per diversi autori e paroliere, amante della scrittura e della letteratura italiana e straniera.

Potrebbe interessarti anche