Verissimo, Max Laudadio racconta l’amore per la sua famiglia “particolare”, ecco cosa ha dichiarato

Il volto noto di Striscia la Notizia, Max Laudadio, approda a Verissimo e alle telecamere del noto salotto di canale 5 si è raccontato, svelando dettagli inediti della sua vita privata e lavorativa.

Max Laudadio, il cambio radicale di vita e l’amore per la sua famiglia “particolare”

Siamo abituati a vederlo come inviato del tg satirico più conosciuto della tv (che lo vede in tale ruolo da ben 23 anni) ma questa sera Max Laudadio si è raccontato a cuore aperto alle telecamere di Verissimo svelando che, oltre alla passione per le inchieste, parte integrante della sua vita, i veri pilastri della sua esistenza sono la moglie Loredana e i suoi tre figli Bianca, Ina e Stanley.

Sposatisi in Namibia, uno dei loro posti del cuore, con un matrimonio pressocchè improvvisato senza testimoni, fotografo, amici ma solo con un prete evangelista, nel 2005 Max e Loredana si giuravano amore eterno e il loro sentimento, ben 20 anni dopo, è più forte e solido che mai.

A condire una vita praticamente perfetta ci ha pensato però l’ordinaria follia di tre figli fortemente desiderati e il cambio di vita radicale che li ha portati da un giorno all’altro a traferirsi da Milano ad un piccolo paesino di montagna in mezzo al bosco per esigenze di salute della primogenita, affetta da otite da inquinamento.

“Ho venduto tutto a Milano, ora vivo fisso lì in montagna. E’ una scelta di vita ma alzarsi la mattina e vedere le montagne non ha prezzo”

Ina e Stanley, i suoi due figli di cuore

Max ha tre figli. Bianca, nata due anni prima del matrimonio dall’amore per la moglie Loredana, e Ina e Stanley i suoi due figli non di sangue ma di cuore che sono entrati nella loro famiglia portando gioia, amore e anche quel pizzico di follia.

Ina, ricoverata in ospedale nel medesimo periodo della primogenita Bianca, è entrata ufficialmente in famiglia all’età di 18 anni dopo essere stata per diverso tempo in una casa di accoglienza in provincia di Varese. Ad incuriosire il pubblico e la conduttrice è stato invece il racconto di Stanley.

“Stanley è arrivato dalla Nigeria, come tanti, passando dalla Libia, dove è stato in uno dei lager tristemente famosi. L’abbiamo conosciuto quando era in un centro di accoglienza grazie all’associazione che ho fondato con mia moglie. Quando l’abbiamo accolto in casa doveva essere per un periodo limitato, invece poi è rimasto con noi”.

Poi però la triste confessione:

“È venuto da me e mi ha detto: ‘Ho tradito Dio e te’ perché la verità non è quella che ti ho raccontato. Non ho lasciato la Nigeria in cerca di una possibilità, ma sono scappato, lasciando una moglie e quattro figli. Ero venuto in Italia per delinquere, ma con voi ho capito di voler coltivare il seme della famiglia”.

Sono stati momenti duri ma Max oggi sorride rivelando di essere riuscito a rintracciare la moglie di Stanley e i figli:

“All’inizio lei non voleva saperne di lui, ma l’abbiamo convinta ad accettare un mantenimento da Stanley con la promessa che avrebbe fatto studiare i loro figli. Oggi i figli si sono diplomati. Lui è tornato in Nigeria, si è risposato e sono iniziate le pratiche di ricongiungimento”.

Il ritorno a teatro

Sono trascorsi ben 20 anni ma l’entusiasmo di Max mentre racconta di questa nuova avventura lavorativa che lo ha visto tornare sul palcoscenico non conosce il passare del tempo.

Interpreta infatti dallo scorso 20 ottobre il ruolo del genio della lampada nel musical “Aladin” scritto da Stefano D’Orazio e musicato interamente dai Pooh per la regia di Luca Cattaneo. Un ruolo che calza a pennello e che gli ha fatto riscoprire il piacere di una passione accantonata da tempo.

“Mi auguro poco, ho capito cosa è la felicità. Se non sei felice significa che stai sbagliando la strada e il posto in cui cercarla. Io ringrazio di averla trovata.”