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Vasco Rossi presenta il nuovo inedito “Gli sbagli che fai” per la docuserie Netflix “Il Supervissuto”. Ecco cosa sappiamo.


S’ intitola “Gli sbagli che fai” l’ultimo inedito di Vasco Rossi che segna il ritorno sul panorama musicale (e non solo!) del cantautore romagnolo.
Il nuovo singolo sarà la colonna sonora della docuserie “Vasco Rossi: il Supervissuto”, che uscirà su Netflix il 27 settembre.
Un brano scritto appositamente per la produzione, che racconta l’anima, la grinta e la vitalità del Blasco che, con la sua musica, ha emozionato intere generazioni.

Un viaggio all’interno della propria anima, quello dell’artista di “Albachiara”, che decide di raccontarsi in prima persona senza fronzoli ai suoi fan, mettendo a nudo fragilità e debolezze.

Queste le sue parole:

“È un viaggio all’interno di sé stessi alla ricerca di un “sé” che non esiste, ma è solo un illusione. Tutto cambia tutto si trasforma, anche noi siamo “un processo” sempre in divenire, come tutto nell’universo. È una canzone sulla condizione umana, alla continua ricerca di un “centro di gravità permanente” che non può esistere e di un senso che non sempre c’è”.


Il brano racconta il percorso di vita dell’artista tra lo stupore e l’incredulità per i traguardi raggiunti. Un racconto personale e intimo del cantante che, per la prima volta, parla davanti alla telecamera di Pepsy Romanoff della sua vita che, nonostante errori e difficoltà, definisce “spericolata e supervissuta”.

La serie Netflix

Scritta da Igor Artibani, Guglielmo Ariè e con la collaborazione di Pepsy Romanoff, la serie composta da 5 episodi è stata in gran parte girata durante i due anni di pandemia.

Il cantante racconta di come sia riuscito ad affrontare e a sopravvivere a quel periodo ricco di cambiamenti sociali e culturali e ad un momento di difficoltà personale.

“Sono sopravvissuto agli anni Settanta, agli anni Ottanta”, racconta il cantautore. “Alla fine del millennio sono andato in depressione e anche lì sono andato avanti. Sono sopravvissuto a tre malattie mortali nel 2011, quando sono andato in coma tre o quattro volte, preso per un pelo. Fino al 2020 quando è arrivata questa catastrofe mondiale. Io non sono solo un sopravvissuto, ma anche un supervissuto”.

Nelle riprese si ripercorrono i momenti più significativi della sua carriera e della sua esistenza, attraverso le testimonianze e le interviste di quanti sono entrati in contatto con il cantante.
Sullo sfondo i luoghi cari all’artista: da Zocca, sua amata città natale fino a Los Angeles.

La scelta di girare una serie è sicuramente una novità per il cantante, che ha dichiarato di non averlo mai fatto prima ma di essere contento di presentarsi in questa veste inedita.

“L’idea stuzzicava la mia vanità. Era molta la curiosità di spingere il tasto ‘rewind’ per riportare la mia versione dei fatti, raccontare la vera storia di Vasco Rossi, dato che in giro si sentono un sacco di leggende e di storie. Volevo raccontare la mia versione. Stavolta ho scelto di farlo in video. Poi magari uscirà anche un libro, un’autobiografia”

E sulla sua prima esperienza da attore rivela:

“Dato che sono un navigato influencer ho pensato che la cosa sarebbe stata facile. E invece no, perché c’è un intenso lavoro interiore dentro ogni episodio. E’ stato un tuffo nel mio passato e nel presente, con una telecamera che mi ha seguito, silenziosa e in ombra”. Mentre mi raccontavo rivivevo tutto. Tutte le sensazioni, intensamente. Mi sono tornati in mente i momenti belli ma anche quelli brutti. Importanti e meno. Ho rivisto con tanto affetto quel ragazzo pieno di sogni che voleva vivere una vita a modo suo”.


La sua musica, protagonista indiscussa, avrà un ruolo centrale nella narrazione e sarà colonna sonora delle immagini della serie.

Ogni canzone sembra avere le parole giuste per raccontare le mille sfaccettature di una esistenza, quella del cantautore, spesa a “cercare di correggere gli sbagli che fai per accorgerti poi che alla fine comunque lo sai che ne rifarai”.

Il Vasco, con la sua chitarra graffiante e malinconica, presenta “Gli errori che fai” come il brano della consapevolezza, quello che arriva con i suoi 71 anni e l’indulgenza verso il suo passato, con la voglia (non è mai troppo tardi!) di capire se stesso e il mondo che lo circonda.

“Perché io sono quello che sono grazie a tutto quello che ho fatto, anche e soprattutto agli sbagli. Ne valeva la pena? Sì, rifarei tutto quello che ho fatto in questa mia straordinaria vita spericolata e supervissuta”.

E forse è proprio per l’anima rock e per la sfrontatezza che Vasco è così apprezzato. Perchè riesce a raccontarci che i limiti non esistono se non nella nostra mente e sono necessari per metterci alla prova, proprio come riporta nel testo dell’ultimo brano:

“Prendimi la mano e raccontami che niente è impossibile”.


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Cecilia Martello
Cecilia Martello
Cecilia Martello vive a Torino, dove studia alla Facoltà di Giurisprudenza. Appassionata di letteratura, scrittura e musica ha conseguito il diploma di maturità classica presso il liceo classico V. Alfieri di Torino, indirizzo comunicazione, approfondendo aspetti legati alla comunicazione giornalistica e pubblicitaria. Dopo il conseguimento della laurea Cecilia ha intenzione ampliare le sue conoscenze nel mondo della comunicazione frequentando un master in giornalismo radiotelevisivo e multimediale.

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