Uomini e Donne, l’opinione di Lorenzo Pugnaloni sulla puntata del 3/10: “Incarnato spiattella la verità, la Cipollari dispensa citazioni”

Uomini e Donne, puntata di giovedì 3 ottobre: oggi devo dire che è stata quell’ora e quattro minuti del dating show tipica di Uomini e Donne! Frizzantina, dinamica, urlante, “teatrale” al punto giusto (l’inquadratura di Mario Cusitore che parla con Armando Incarnato davanti, ditemi se questa non è pura maestria)!

Bene, partiamo proprio da loro. Ormai la mia opinione su Cusitore la sapete e non sto a ripeterlo a macchinetta in ogni sacrosanto e uominiedonniano articolo; tuttavia, non posso che sottolineare che la tesi esplicata da Incarnato sia del tutto oggettiva, coerente e soprattutto vera. Sono state sue le parole “Non voglio stare qui, me ne vado”, quando è stato ospite nella prima registrazione di questa edizione, non me le sono mica inventate io… e poi, magicamente, ritorna. Non è sicuramente sinonimo di coerenza, sto forse errando? Poi, la storia con Ida Platano può avere pluri-interpretazioni, per carità… ma che l’abbia palesemente presa per il culo dichiarandosi innamoratissimo e poi iniziare in un batter d’occhio conoscenze a destra e sinistra, è altrettanto un’interpretazione abbastanza attendibile. Aspettate… ovviamente il bello lo vedremo nelle prossime puntate, con tanto di macchine parcheggiate fuori le discoteche! Non mi dilungo, tanto già sapete.

Comunque, Incarnato ha espresso semplicemente la sua opinione (come io esprimo la mia), come la esprime tutta Italia: lo fa spesso e volentieri anche Cristina Tenuta, lo fa Barbara De Santi (lo ha fatto oggi con Maura Vitali), dunque dove si posiziona il problema? Perché nessuno lo ha mai posto quando lo stesso Incarnato interveniva ogni volta che c’era Aurora Tropea al centro studio? Non ho mai speso una bella parola quando Incarnato attaccava a vanvera altri protagonisti del parterre, ad esempio su Isabella Ricci ha toppato di grosso; su Marcello Messina, ahimè, forse un pò di ragione ce l’aveva; su Aurora Tropea ha esagerato spesso e volentieri. Però, non posso non dire che oggi le sue lacrime e il mostrarsi a nudo non mi abbiano fatto effetto; un pò di umanità ce l’ho anch’io, anche se non sembra. Di sicuro non è terapeutico riversare la rabbia che si custodisce dentro sugli altri, su questo ha sempre sbagliato, ma oggi lo ha riconosciuto e mi dispiace che stia passando un momentaccio nel suo privato, nella sua vita personale. Questo lo avrei detto per chiunque, simpatie e antipatie a parte, o non lo starei dicendo ora proprio ad Incarnato. Che debba stare a casa anziché in studio per “curarsi” da queste situazioni? Può essere, ma io non sono solito giudicare: non potete sapere se ad una persona, semplicemente essere in uno studio e vivere in un altro contesto che non sia quello canonico di tutti i giorni, possa dare quel minimo di spensieratezza, allegria… non si sa mai, non possiamo sapere come certe emozioni le vivono gli altri.

Poi, centro studio di Sabrina, Gabriele e Alessia… anche oggi Tina Cipollari si è sgolata e ci ha regalato una nuova perla da baciperugina o da tumbrl.it, ovvero “Impariamo a dare ciò che riceviamo”. Ben detto, non posso che essere d’accordo con lei. Da una parte posso capire che Sabrina sia, diciamolo perché è evidente, innamorata di Gabriele e che viva il rapporto da un altro livello rispetto a quello del cavaliere, però va anche ricordato l’amor proprio, la dignità di una persona. Non sto dicendo che Sabrina l’abbia persa, ci mancherebbe, però deve semplicemente capire che Gabriele non ricambia ciò che lei vorrebbe che le fosse corrisposto, zero proprio e si vede. E’ difficile quando ci si ritrova in queste situazioni, lo dico per esperienza personale, ma è inutile provare a “dimenticare” qualcuno con altri, quando poi te lo ritrovi davanti o ci pensi tutto il giorno; tanto vale sbatterci la testa per bene e salvarsi finché si può.

Riga di apprezzamento per Alessio l’assistente di studio, fine. A domani!