Morti 2025: tutti i personaggi famosi scomparsi nel 2025
Tutti i personaggi famosi morti in questo 2025 che sta per terminare
Il 2025 è stato un anno di grandi addii nel mondo della cultura, dello spettacolo, dello sport e della moda. Dietro ogni nome, un’eredità difficile da dimenticare: canzoni che abbiamo cantato, film che ci hanno fatto sognare, immagini che hanno cambiato il modo di vedere il mondo. Ripercorriamo insieme le figure celebri a cui abbiamo detto arrivederci quest’anno.
Ornella Vanoni
Una delle voci più riconoscibili e amate della musica italiana, Ornella Vanoni è morta all’età di 91 anni. Con una carriera lunga oltre 70 anni, ha regalato al pubblico successi immortali come Senza fine e L’appuntamento, diventando una vera leggenda della canzone italiana e figura fissa nelle celebrazioni musicali e televisive.
Giorgio Armani
È scomparso a 91 anni lo stilista italiano Giorgio Armani, icona della moda mondiale. Fondatore dell’omonima casa di moda, Armani ha trasformato lo stile italiano in un fenomeno globale, influenzando cinema, costume e red carpet per decenni.
Papa Francesco
Uno degli addii più sentiti a livello mondiale: Papa Francesco, al secolo Jorge Mario Bergoglio, è morto nel 2025 all’età di 88 anni. Il primo Papa gesuita e sudamericano, noto per il suo approccio umile e sociale al pontificato, ha lasciato un segno profondo nella Chiesa e nella società globale.
Alvaro Vitali
Una delle facce più amate della commedia italiana, Alvaro Vitali, noto per il ruolo di Pierino, è scomparso all’età di 75 anni, lasciando una lunga lista di film e risate dietro di sé.
Alice e Ellen Kessler
Nel 2025 l’Italia ha salutato anche Alice ed Ellen Kessler, le celebri gemelle Kessler, simbolo di un’epoca irripetibile della televisione e dello spettacolo italiano. Nate in Germania ma italiane d’adozione, sono state protagoniste assolute della TV dagli anni Sessanta in poi, diventando icone di eleganza, modernità e femminilità.
Pippo Baudo
Nel 2025 l’Italia ha detto addio anche a Pippo Baudo, uno dei pilastri assoluti della televisione italiana. Conduttore, autore, scopritore di talenti, Baudo è stato molto più di un presentatore: è stato un’istituzione, un modo di fare TV che ha attraversato decenni, generazioni e linguaggi.
Legato indissolubilmente al Festival di Sanremo, che ha condotto per tredici edizioni, Baudo ha lanciato artisti diventati simboli della musica italiana, da Eros Ramazzotti a Laura Pausini. Con il suo stile elegante, colto e autorevole, ha incarnato un’idea di televisione generalista capace di unire intrattenimento, cultura popolare e rispetto per il pubblico.
La sua scomparsa ha segnato la fine di un’epoca: quella della TV che entrava nelle case con il tono di una voce familiare, rassicurante, capace di fare da collante nazionale.
Beppe Vessicchio
Altro addio che ha profondamente colpito il pubblico italiano è stato quello a Beppe Vessicchio, direttore d’orchestra, musicista e volto amatissimo della TV. Per molti italiani era “il Maestro Vessicchio”, presenza fissa e rassicurante del Festival di Sanremo e dei grandi eventi musicali Rai.
Dietro l’immagine pop e ironica che lo ha reso virale anche tra i più giovani, c’era un musicista rigoroso, preparatissimo, che ha accompagnato e valorizzato decine di artisti della musica italiana. Con la sua calma, la sua ironia gentile e la competenza musicale, Vessicchio è riuscito in qualcosa di raro: rendere la musica colta accessibile e amata da tutti.
Brigitte Bardot
La Bardot stata una delle figure più iconiche e influenti del cinema e della cultura popolare del Novecento. Nata a Parigi il 28 settembre 1934, ha incarnato come poche altre il mito della donna libera, sensuale e anticonformista, diventando un simbolo internazionale della Francia nel mondo.
Oliviero Toscani
Il 13 gennaio si spegne Oliviero Toscani all’età di 82 anni. Il fotografo aveva raccontato pubblicamente di convivere da tempo con l’amiloidosi. La sua carriera è stata segnata da campagne rimaste nella storia, capaci di scuotere l’opinione pubblica e generare discussioni accese. Immagini diventate iconiche, come il bacio tra un prete e una suora, i ritratti dei detenuti condannati a morte negli Stati Uniti o il corpo fragile di una donna affetta da anoressia, hanno trasformato la pubblicità in uno strumento di provocazione sociale e riflessione collettiva.
Eleonora Giorgi
Il 3 marzo si spegne Eleonora Giorgi dopo una lunga malattia. L’attrice aveva 71 anni e aveva raccontato più volte la sua battaglia contro un tumore al pancreas. Debutta sul grande schermo nel 1972 con Roma di Federico Fellini, avviando una carriera intensa che la porta a lavorare con registi come Damiano Damiani, Dario Argento, Franco Brusati e Liliana Cavani. Nel 1982 arriva uno dei riconoscimenti più importanti: il David di Donatello come miglior attrice protagonista per Borotalco di Carlo Verdone, ruolo che ne consacra definitivamente il talento e la popolarità presso il grande pubblico.
Bruno Pizzul
Il 5 marzo si spegne Bruno Pizzul, lasciando un grande vuoto nel mondo dello sport e del giornalismo italiano. Nato nel 1938, è stato per milioni di telespettatori la voce inconfondibile della Nazionale di calcio: dai Mondiali del 1986 fino al 2002 ha raccontato le partite degli Azzurri, accompagnando intere generazioni di tifosi. Volto storico della Rai, ha condotto anche programmi simbolo come Domenica Sprint e La Domenica Sportiva, diventando un punto di riferimento per il racconto sportivo televisivo.
Emilio Fede
Il 2 settembre muore Emilio Fede all’età di 94 anni, figura centrale del giornalismo televisivo italiano. Nel corso della sua lunga carriera è stato direttore del TG1, di Videonews e di Studio Aperto, prima di diventare per vent’anni il volto simbolo del TG4, che ha guidato dal 1992 al 2012. Nel 1991, quando era alla direzione di Studio Aperto, fu lui a dare per primo in diretta la notizia dell’inizio della Prima Guerra del Golfo con l’operazione Desert Storm, coincisa con il giorno di debutto del telegiornale di Italia 1. Un momento che segnò la storia dell’informazione televisiva italiana.
Claudia Cardinale
Nata a Tunisi il 15 aprile 1938, Claudia Cardinale muore il 23 settembre 2025 all’età di 87 anni. Attrice simbolo della stagione d’oro del cinema italiano, ha lasciato un’impronta indelebile grazie a interpretazioni entrate nella storia in film come I soliti ignoti, Il bell’Antonio, Rocco e i suoi fratelli, Il Gattopardo, 8½ e C’era una volta il West. Nel corso della carriera ha ricevuto numerosi riconoscimenti: cinque David di Donatello, cinque Nastri d’argento, il Leone d’Oro alla carriera alla Mostra del Cinema di Venezia e l’Orso d’Oro a Berlino, consacrandosi come una delle più grandi attrici europee di sempre.
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