lunedì, Maggio 20, 2024

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StraMorgan, cronaca di un fallimento annunciato, non basta il nuovo corso politico a salvare l’artista da una figuraccia

Marco Castoldi in arte Morgan è un artista indiscutibilmente musicalmente preparato, ma è l’indole che lo frega, soprattutto ciò che colpisce è l’irriconoscenza verso coloro che lo hanno aiutato a ritornare a galla ogni volta che per le sue intemperanze è andato a fondo. Dopo il caso Bugo sembrava ormai essere fuori dalla Rai, l’azienda di Stato adesso gli ha messo in mano il programma che voleva, una sorta di percorso musicale dove il musicista e polistrumentista ha la possibilità di salire in cattedra e insegnare musica, la supponenza verso chi lo ha rimesso in sella stride abbastanza.

Progetto ambizioso fatto passare come una cosa naturale, che ha portato nella prima puntata a fare un excursus della musica anni ’60 partendo da Domenico Modugno fino ad arrivare ad Elvis Presley, il tutto condito da una serie di interviste, tra cui una molto interessante a Vinicio Capossela, passando poi per Sir Oliver Skardy frontman dei Pitura Freska, Bunna e Paolo Rossi. Nel corso della prima puntata la musica è sì stata protagonista, ma sempre e solo attraverso il conduttore, che di Modugno ha cantato “Resta cu ‘mme” in inglese, reinterpretato “Vecchio Frank”, mashato “Io” con “Ask me” di Elvis e infine ha chiuso la puntata con “Suspicious Minds” del king del rock’n’roll.

Le esibizioni sono state più o meno convincenti, è l’intreccio del programma che è apparso un pò confuso, collegamenti tra gli artisti di cui si voleva parlare a volte un pò forzati, a volte anche discutibili, fino ad arrivare al Treatro di Pirandello, argomento in cui Morgan è senz’altro meno preparato. A parte l’endorsement della compagine governativa lo show di Morgan è apparso confusionario e ha reso ancor più evidente che la televisione dovrebbe farla chi la sa fare e non chi pretende di saperla fare.

Gli ascolti non hanno premiato StraMorgan, solo 344.000 telespettatori forse spinti dalla curiosità hanno dato fiducia alla proposta dell’artista, vedremo nelle prossime tre puntate se il bacino aumenterà o andrà ancor più restringendosi, intanto le critiche non sono mancate, Lucio Presta, noto manager televisivo, in un tweet al veleno ha punzecchiato Morgan in particolare sulle dichiarazioni dell’artista sul Festival di Sanremo e sul suo brano eseguito in trasmissione, indubbiamente uno dei meno noti, questo quanto scritto :

Nella sera nella quale debutta StraMorgan che ha dichiarato che a Sanremo non ci sono state CANZONI, questo ripassino non è male! Purtroppo alcune assunzioni lasciano segni indelebili nella testa delle persone. Ora mi verrà in mente l’ultimo successo di Morgan“.

Anche Giuseppe Candela ha sottolineato quanto nonostante le belle parole verso l’artista del nuovo corso politico lo spettacolo non abbia granchè convinto :

Il programma voluto e annunciato dal governo Meloni nella persona del sottosegretario Sgarbi (e non dalla Rai), si ferma al 3,4%. Colpa dei giornalisti che hanno manomesso auditel? Dispiace solo per il povero Strabioli”

E se il buongiorno si vede dal mattino possiamo immaginare quale sarà la continuazione.

 

Giuseppe Scuccimarri
Giuseppe Scuccimarri
Giuseppe Scuccimarri, classe 1969, esperto di televisione e cronaca rosa con interessi anche per l'attualità e la politica nazionale e internazionale. Autore della commedia "Il delitto di Lord Arthur Savile" (2002) e del musical "La vita è una splendida canzone" (2014), ghostwriter per diversi autori e paroliere, amante della scrittura e della letteratura italiana e straniera.

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