Sophie Codegoni, contro Alessandro Basciano deposita 3000 pagine di messaggi, ecco quali

Sophie Codegoni, contro Alessandro Basciano deposita 3000 pagine di messaggi

Sophie Codegoni é stata interrogata per oltre 5 ore, l’inchiesta ai danni di Basciano procede con nuove dichiarazioni.

“Ho parlato con Alessandro Basciano e mi ha detto ‘non ho nulla da nascondere’. In questo momento Alessandro Basciano si trova nello studio del suo avvocato e stanno leggendo le 3000 pagine di messaggi che ha depositato Sophie Codegoni per preparare una memoria difensiva per potersi difendere in sede di appello presso il tribunale del riesame. Chiederà al più presto di essere ascoltato dal pm, chiederà lui stesso di essere ascoltato, non aspetterà di essere convocato”. Con queste parole la giornalista inviata a La vita in diretta ha descritto ad Alberto Matano le nuove indiscrezioni circa l’inchiesta a carico di Alessandro Basciano, rivelando inoltre alcuni dei messaggi riportati nelle 3000 pagine rilasciate da Sophie.

Alcuni dei messaggi di Alessandro depositati da Sophie

“Con tutto quello che mi hai fatto penare devi m0rire”; “Carogna maledetta che non sei altro devi m0rire”; “Rispondimi o finisci male”“Adesso basta a cena con gli uomini vacci da sola non con mia figlia, non mi devi provocare”. Sono alcuni dei messaggi scritti da Basciano e divulgati a La vita in diretta.

Alessandro Bascianonuove dichiarazioni shock su Sophie Codegoni: “Se siamo mai arrivati alle mani? Ho dovuto chiamare l’ambulanza”

L’inchiesta aperta che vede protagonisti Alessandro Basciano e Sophie Codegoni, è ormai un caso mediatico. È Alessandro a rilasciare delle nuove dichiarazioni durante l’intervista a La Zanzara.

La dichiarazione di Basciano

“Fino ad oggi facevo il dj” esordisce Alessandro.

”Se non mi faranno più lavorare? Le prospettive sono queste. Le richieste che avevo sono state annullate. Quanto ho guadagnato in passato? Facevo 120/150 date. Se siamo sul mezzo milione? [annuisce]. Adesso non ho richieste, i locali si trovano in difficoltà a chiamarmi per questo danno grosso d’immagine. Mi hanno paragonato a dei casi di femminicidi!”.