Sonia Bruganelli appoggia Elisabetta Franchi e volta le spalle alla ‘demagogia’, ecco le sue parole

di Giuseppe Scuccimarri

Pubblicato il 2022-05-09

Nel tourbillon di dichiarazioni su quanto affermato da Elisabetta Franchi in una conferenza stampa, si è inserita anche Sonia Bruganelli con un vero e proprio endorsement a favore della stilista emiliana. L’ imprenditrice è accusata di avere fatto un discorso discriminante riguardo le donne nel mondo del lavoro, dichiarando di assumere nella propria azienda solo …

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Nel tourbillon di dichiarazioni su quanto affermato da Elisabetta Franchi in una conferenza stampa, si è inserita anche Sonia Bruganelli con un vero e proprio endorsement a favore della stilista emiliana. L’ imprenditrice è accusata di avere fatto un discorso discriminante riguardo le donne nel mondo del lavoro, dichiarando di assumere nella propria azienda solo donne over 40 che hanno già avuto figli e non abbiano impegni familiari che le “costringano” a stare lontane dal lavoro, queste le sue parole nello specifico :

Quando metti una donna in una carica molto importante poi non ti puoi permettere di non vederla arrivare per due anni perché quella posizione è scoperta. Un imprenditore investe tempo, energia e denaro e si ti viene a mancare è un problema, quindi anche io da imprenditore responsabile della mia azienda spesso ho puntato sugli uomini. Oggi le donne le ho messe ma sono “anta”, questo va detto, comunque ancora ragazze ma cresciute. Se dovevano far figli o sposarsi lo avevano già fatto e quindi io le prendo che hanno fatto tutti i giri di boa, sono al mio fianco e lavorano h24, questo è importante”

Parole come detto che hanno suscitato un vespaio di polemiche, soprattutto da parte di chi si aspettava un endorsement per le donne lavoratrici e per gli imprenditori poco tutelati dallo Stato in caso di gravidanza di una dipendente, spostare l’asse su sè stessa e affermare che lei imprenditrice arriva dove non arriva lo Stato non assumendo o assumendo donne over 40 è stato interpretato come discriminante, suscitando la reazione di donne sempre attente all’universo femminile quali Selvaggia Lucarelli che sul suo profilo Instagram con diverse storie ha stigmatizzato quanto detto dall’imprenditrice :

Elisabetta Franchi è la dimostrazione che dopo gli ANTA non si è fatto tutto, si possono fare dei figli come li ha fatti lei, per esempio, e ci sono ancora molti, moltissimi giri di boa da compiere. C’è ancora tempo per una devastante, colossale irrecuperabile, brutta figura. Riuscendo però in una impresa storica : quella di trasformare l’8 maggio, la festa della mamma, nel Primo Maggio. Più del concertone

Nel marasma generale di dichiarazioni per condannare quando detto dall’imprenditrice, che in verità poi un pò ha corretto il tiro precisando che il suo discorso era riferito alla poca tutela dello Stato nei confronti di lavoratrici e imprese, discorso che per molti ha avuto il sapore di una toppa, si è inserita Sonia Bruganelli che in un tweet ha fatto un vero e proprio endorsement per l’imprenditrice, questo quanto scritto dalla moglie di Paolo Bonolis :

Il modo di Elisabetta Franchi di esprimere la sua politica aziendale non sarà sicuramente stato gradevole ma ricordo che è la SUA azienda che paga LEI i suoi dipendenti  e credo sia libera di assumere CHI REPUTA PIÙ OPPORTUNO. E adesso scatenatevi pure con la vostra demagogia”

Parole che non sono passate inosservate e che non sono state condivise da gran parte del web, queste alcune risposte: “Ma che ragionamento è? Forse non sà che la discriminazione in base al genere nel mondo del lavoro è un reato, Quindi no, non può fare quello che vuole perchè l’azienda è sua, cosi per dire eh” e ancora “Un imprenditore fa qualcosa di illegale, ma i dipendenti sono i suoi, potrà picchiarli, torturarli, rinchiuderli dentro lo stabilimento e buttare le chiavi se vuole no?”  Tra i tanti commenti c’è anche chi ha condiviso il pensiero della Bruganelli : ” Ragiona da imprenditrice non da dipendente la Franchi. Fatevene una ragione, l’imprenditore deve fatturare e guardare all’azienda”  

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Giuseppe Scuccimarri

Giuseppe Scuccimarri, classe 1969, esperto di televisione e cronaca rosa con interessi anche per l'attualità e la politica nazionale e internazionale. Autore della commedia "Il delitto di Lord Arthur Savile" (2002) e del musical "La vita è una splendida canzone" (2014), ghostwriter per diversi autori e paroliere, amante della scrittura e della letteratura italiana e straniera.

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