Shock nel mondo della musica: il rapper Shade brutalmente aggredito e rapinato sotto casa!

Brutta disavventura per il rapper Shade, vittima di una violenta aggressione sotto casa. Ecco cosa è successo

Shade, aggredito e rapinato sotto casa: “Mi hanno messo le mani al collo”

Attimi di paura per Shade, coinvolto nelle scorse ore in una terribile disavventura a pochi passi dalla sua abitazione a Torino.

“Due loschi individui si sono avvicinati, mi hanno messo al muro e uno mi ha messo la mano al collo iniziando a stringere forte”, ha raccontato il cantante sui social ancora visibilmente provato da quanto successo.

“A quel punto, mi sono sentito in diritto di tirargli una castagna in faccia semplicemente per liberarmi e scappare via, come ho fatto. Mi hanno iniziato a urlare, hanno cercato di sgambettarmi. Poi si sono resi conto che le persone iniziavano ad affacciarsi, perché sentivano urlare, e sono scappati. Uno è riuscito a strapparmi la collanina che avevo addosso, avrà valuto un valore di 40 euro. Era più che altro un oggetto di valore affettivo…” 

Una situazione che sarebbe potuta degenerare drammaticamente e che invece si è conclusa nel migliore dei modi. Comprensibile però lo shock del cantante che, ancora provato dall’accaduto, ha esordito in collegamento con i suoi fan:

“La cosa paradossale è che non mi sia capitato nulla nell’ultima settimana nel Queen’s, a Brooklyn, a Harlem dove ho girato a qualsiasi ora del giorno e della notte. Ritorno in Italia, sotto casa: bam!”

La polemica contro le forze dell’ordine, “Ci hanno messo più di cinque minuti a rispondermi”

Il cantante se l’è cavata con solo qualche segnetto. Merito di un colpo di fortuna e non certo del pronto intervento delle forze dell’ordine, che sempre nel video social accusa di non essere intervenute tempestivamente.

“Ho chiamato le forze dell’ordine che ci hanno messo più di cinque minuti a rispondermi da un centralino, a cui ho dovuto spiegare tutta la dinamica. Poi mi ha passato le forze dell’ordine a cui ho dovuto rispiegare tutta la dinamica. Cinque minuti in una situazione del genere secondo me sono tanti sono lunghissimi. Cinque minuti. Immaginate se mi avessero inseguito con un coltello… Per fortuna ne sono uscito solo con qualche segnetto ma sto bene…Tutto bene quel che finisce bene”.