Perché Settembre è fuori da Sanremo 2026: il caso che divide il web

L’esclusione di Settembre da Sanremo 2026

L’esclusione di Settembre dal Festival di Sanremo 2026 sta generando un’ondata di domande e discussioni sul web. La vicenda sorprende perché Settembre era considerato uno dei nomi più probabili per il cast dei Big, soprattutto dopo il percorso mediatico degli ultimi mesi.

L’assenza definitiva dal cast ufficiale ha colpito pubblico e addetti ai lavori, che si chiedono cosa possa essere accaduto.

Una domanda rimbalza ovunque: perché Settembre non è stato scelto?

La tradizione di Carlo Conti e il caso che rompe lo schema

Storicamente Carlo Conti ha sempre riservato un posto al vincitore di Sanremo Giovani dell’anno precedente. Per questo molti erano certi che Settembre fosse praticamente garantito tra i Big del 2026.

E invece questa volta lo schema si è spezzato, lasciando spazio a incertezza e interrogativi.

La scelta appare ancora più inspiegabile perché il pubblico aveva accolto Settembre con entusiasmo.

Possibili motivi dell’esclusione: cosa non torna

Le ipotesi si moltiplicano: brano giudicato non all’altezza? Linea artistica non in linea con il Festival? Oppure scelte strategiche legate agli equilibri del cast?

Nessuna versione ufficiale è stata fornita e ciò alimenta ulteriormente il dibattito online.

Il pubblico vuole capire, e la mancanza di comunicazioni non fa che accrescere il mistero.

Il web si divide: delusione, rabbia e tante domande

Sui social i commenti non si fermano: molti utenti parlano di occasione sprecata, altri ipotizzano che Settembre tornerà più avanti.

Il nome dell’artista è ormai trending in rete da ore, a dimostrazione di quanto l’argomento sia sentito.

La percezione generale è che qualcosa non abbia funzionato nei rapporti o nelle valutazioni finali.

Un caso che apre un nuovo scenario sul Festival

L’esclusione di Settembre potrebbe segnare un cambio di rotta nella filosofia del Festival.

Carlo Conti potrebbe aver deciso di spezzare la tradizione per costruire un cast più imprevedibile e competitivo.

Oppure, al contrario, potrebbe esserci stata un’ultima selezione molto più rigida del previsto.

EDITORIALE – A firma del Direttore di Mondotv24.it

Editoriale: il caso Settembre e la domanda che nessuno ignora

Ogni anno Sanremo porta con sé scelte, sorprese e discussioni, ma ciò che sta accadendo attorno al nome di Settembre merita una riflessione più approfondita. L’esclusione dell’artista dal Festival di Sanremo 2026 non è solo un fatto di cronaca musicale: è un segnale che racconta di dinamiche complesse.

Perché Settembre non è stato incluso nel cast?

È la domanda che rimbalza ovunque e che il pubblico merita di porsi.

Una tradizione interrotta senza spiegazioni

Carlo Conti ha quasi sempre accolto nel cast il vincitore di Sanremo Giovani dell’anno precedente: una sorta di patto non scritto tra Festival e nuovi talenti.

Quest’anno, però, questo rituale non si è ripetuto.

E quando si rompe una tradizione consolidata, le spiegazioni dovrebbero arrivare chiare.

Il rispetto per il pubblico e la necessità di trasparenza

Il pubblico del Festival non è più lo spettatore passivo di una volta: oggi vuole sapere, capire, partecipare.

Ecco perché l’assenza di una motivazione ufficiale non fa bene né all’artista né alla credibilità del processo di selezione.

La musica vive anche di trasparenza.

Un artista in crescita che meritava un’opportunità

Settembre sta vivendo un momento di grande attenzione, e un palco come Sanremo avrebbe potuto consacrarne il percorso.

Non includerlo significa rinviare una possibilità importante, forse decisiva.

E i rinvii, nel nostro settore, non sempre sono un bene.

La responsabilità delle scelte e il ruolo dei Festival

I Festival dovrebbero essere il ponte tra ciò che il pubblico ama e ciò che deve ancora scoprire.

Escludere Settembre senza una logica narrativa comprensibile rischia di creare un precedente, un vuoto di senso.

Se c’è stata una ragione, qualcuno dovrebbe chiarirla.

A firma del Direttore di Mondotv24.it