Selvaggia Lucarelli contro Chiara Ferragni, la speculazione social servita al posto della colazione
I Ferragnez ormai sono diventati terreno fertile per Selvaggia Lucarelli, roba da sfregarsi le mani per la giornalista che combatte il populismo, ma poi scrive da populista in cerca di like e consensi. Dopo l’aspra polemica con Fedez per la pubblicazione dei colloqui con lo psicologo a poche ore dalla scoperta del tumore, l’oggetto degli strali della Lucarelli è stata Chiara Ferragni, sotto accusa un messaggio TikTok dell’influencer digitale che all’uscita di un hotel ha dichiarato non si sà se per scherzo o veramente di essere colpevole di aver “rubato” qualcosa in camera. Un contributo social ironico, ma la Lucarelli travestendosi da novella Evita Peron, che per l’accostamento si starà rivoltando nella tomba, ha stigmatizzato il gesto reputandolo in controtendenza con il messaggio inviato al sindaco di Milano Sala sulle misure di prevenzione sulla legalità.
Come cavalcare il populismo per trarne vantaggio, Selvaggia Lucarelli ormai ci ha abituati a queste performance, probabilmente lei donna ligia al dovere non ha mai sottratto le boccette di shampoo e bagnoschiuma negli hotel tantomeno le mini-confezioni di marmellata a colazione, buon per lei, anche perchè anche volendo intavolare un contraddittorio con la medesima sarebbe impossibile dato che prima blocca sui social e poi attacca senza che colui oggetto delle sue critiche possa difendersi. La polemica messa in atto dalla Lucarelli, ci perdoni la giornalista, così come istruita appare abbastanza strumentale, come speculare sulle spalle di una influencer da 25 milioni di followers per trarne vantaggio personale e dato che la Lucarelli ha la denuncia facile ci auguriamo che questa volta sia la Ferragni a denunciare questo festival dell’ipocrisia.
Sia chiaro, nessuno vuole giustificare il gesto, rubare è reato ed è perseguibile dalla legge, ma sarebbe stato più utile portare altri esempi ben più gravi che i “furti” delle boccette di shampoo o degli asciugamani negli hotel, per dovere di cronaca riportiamo quanto detto dalla giornalista, che qualche falso perbenista del web avrà già riempito di like probabilmente mentre osservava la sua collezione di portacenere ognuno con il logo di un hotel diverso. Ecco le parole della giornalista :
“Qualcuno spieghi a Chiara Ferragni, colei che denuncia situazioni di illegalità a Milano, che portarsi a casa la biancheria dagli hotel non è una ca**atina con cui fare contenuti su TikTok. È un reato. Gli albergatori sostengono delle spese, non sono omaggi o oggetti mono uso. Ciò che ha fatto la Ferragni è considerato a tutti gli effetti un furto, un reato punito con la reclusione da sei mesi a tre anni e con la multa da 154 euro a 516 euro”.
Bene, dopo questo bel discorso populista, qualcuno spieghi alla Lucarelli che l’hotel con la pubblicità che ha fatto la Ferragni alla struttura potrà comprarne 2000 di asciugamani e l’albergatore non ci rimetterà assolutamente anzi, sarà ben lieto di ospitare ancora una volta l’influencer, chi ci ha rimesso, del tempo, è chi si è soffermato a leggere l’articolo ipocrita della Lucarelli.
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