Sanremo 2026, cast discusso ma potentissimo: ecco perché convince davvero
Sanremo 2026, un cast da capire e da rispettare: l’editoriale del direttore
Il cast di Sanremo 2026 annunciato da Carlo Conti ha acceso il dibattito sui social e tra gli appassionati. Molti parlano di scelte coraggiose, altri sollevano dubbi. Ma guardando davvero l’elenco degli artisti, viene spontaneo chiedersi perché tutta questa diffidenza: i nomi ci sono, la qualità pure, e il Festival vive soprattutto delle canzoni, non delle aspettative.
Un cast che non merita pregiudizi
Il cast di Sanremo 2026 è stato accolto con una diffidenza che, francamente, non comprendo. Manca qualcuno dei “classici” della nuova generazione – niente Elisa, Giorgia, Marco Mengoni – ma dire che non ci siano nomi importanti significa non guardare la realtà.
Tra i protagonisti selezionati ci sono artisti che negli ultimi anni hanno segnato la scena italiana:
Tommaso Paradiso, Chiello, Serena Brancale, Fulminacci, Ditonellapiaga, la coppia Fedez e Marco Masini, Leo Gassmann, Sayf, Arisa, Tredici Pietro, Sal Da Vinci, Samurai Jay, Malika Ayane, Luchè, Raf.
La presenza di artisti trasversali è un punto di forza
Accanto ai nomi più popolari, sorprende la varietà. Ci sono le Bambole di Pezza, Ermal Meta, Nayt, Elettra Lamborghini, Michele Bravi, J-Ax, Enrico Nigiotti, Maria Antonietta e Colombre, Francesco Renga, Mara Sattei, la coppia LDA & Aka7even, Dargen D’Amico, Levante, Eddie Brock, e una leggenda come Patty Pravo.
Non si può dire che manchi il coraggio, e soprattutto non manca la pluralità: pop, rap, rock, cantautorato, elettronica, tradizione e contemporaneo convivono nello stesso cartellone.
Aspettiamo le canzoni, unico vero giudice
Il punto è sempre lo stesso: non abbiamo ancora ascoltato le canzoni. E giudicare il cast di un Festival dalle sole liste è l’errore che ogni anno ripetiamo. Il pubblico si abitua ai nomi, ma poi sono i brani a costruire la storia.
La scelta di Carlo Conti è più lineare di quanto sembri
Carlo Conti ha lavorato a questo cast con la sua consueta precisione e con una visione chiara: portare sul palco proposte che possano sorprendere, coinvolgere, emozionare. Conti non cerca mai l’effetto speciale fine a sé stesso. Preferisce la competenza, la coerenza, la credibilità. E questa lista rispecchia in pieno il suo metodo.
Un cast che vale più delle polemiche
Chi parla di cast “debole” non ha guardato con attenzione i nomi, non ha ascoltato ciò che questi artisti hanno rappresentato nell’ultimo decennio e non coglie la varietà di stili che una line-up così ampia permette.
Sanremo è un rischio, sempre. Ma è anche la sua forza.
Fidiamoci del processo, non dei pregiudizi
Non conosco un solo Festival che sia stato amato dal pubblico prima che le canzoni arrivassero alle orecchie della gente. E questo 2026 non farà eccezione: giudicare oggi significa non aver imparato nulla dalla storia recente del Festival.
Il cast del Festival di Sanremo 2026 è solido, vario, ricco di personalità e con diverse possibili sorprese. Io non vedo alcun motivo per diffidare. Anzi: vedo un lavoro meticoloso di Carlo Conti, una selezione che ha un’identità e una logica, e un insieme di artisti che hanno già dimostrato molto.
Aspettiamo le canzoni.
Aspettiamo ciò che davvero conta.
Il resto è rumore di fondo.
Firmato: Il Direttore di Mondotv24.it
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