Sanremo 2025, le pagelle dopo il primo ascolto durante le prove generali, Olly superiore ad Achille Lauro
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Sanremo 2025: le pagelle live dalle prove generali – I voti di MondoTV24.it
Il Festival di Sanremo 2025 è ormai alle porte, e noi di MondoTV24.it, accreditati alla kermesse, siamo presenti alle prove generali per raccontarvi in diretta le esibizioni degli artisti in gara. Tra performance emozionanti, sorprese scenografiche e qualche incertezza che emergono dalle Sanremo 2025 prove, ecco le pagelle live, con i voti assegnati in tempo reale!
⭐ Le pagelle live di Sanremo 2025 – Prove generali – Le pagelle del Direttore Giuseppe Currado
Gaia – Voto: 6,5
Brano dal ritmo incalzante, costruito su una melodia accattivante e un ritornello orecchiabile, con l’evidente ambizione di trasformarsi in un tormentone radiofonico. La sua voce si adatta bene al sound proposto, anche se il pezzo non brilla per originalità. Potrebbe funzionare in classifica, ma manca quel guizzo in più che spesso troviamo nelle Sanremo 2025 prove per lasciare il segno.
Francesco Gabbani – Voto: 7,5
Il brano non ha l’impatto immediato di alcuni suoi successi precedenti, ma Gabbani riesce comunque a renderlo speciale grazie alla sua interpretazione sicura e carismatica. Sul palco si muove con la consapevolezza di chi è abituato a dominare la scena e si presenta con l’attitudine di un potenziale vincitore. Il pezzo cresce ascolto dopo ascolto e potrebbe rivelarsi una delle sorprese del Festival. Durante le prove di Sanremo 2025, la sua sicurezza era già evidente.
Rkomi – Voto: 5
Un ritorno che non entusiasma: il brano appare statico e privo di reali evoluzioni melodiche o testuali. Dopo un periodo di assenza, ci si aspettava un salto di qualità o una proposta più incisiva, ma la performance rimane piatta e senza guizzi. Il suo stile è riconoscibile, ma il pezzo fatica a decollare e rischia di perdersi nella gara. Le prove di Sanremo 2025 non sembrano essere il suo punto forte.
Noemi – Voto: 7,5
Un ritorno che profuma di rivincita: la voce inconfondibile di Noemi è il vero punto di forza di questa performance, capace di emozionare prima ancora che la gara inizi ufficialmente. L’intensità interpretativa e la scelta di un brano che valorizza le sue qualità vocali colpiscono positivamente i giornalisti presenti all’Ariston. Durante le prove del Sanremo 2025, un’esibizione sentita e convincente ha mostrato il suo potenziale.
Irama – Voto: 6,5
Il brano ha un impatto forte e indiscutibilmente efficace, confermando la capacità di Irama di scegliere pezzi di grande intensità. Tuttavia, la struttura della canzone non sembra valorizzare pienamente la sua esibizione, che resta tecnicamente impeccabile ma priva di quel coinvolgimento emotivo che avrebbe potuto elevarla ulteriormente. Sicuramente farà presa sul pubblico, ma manca quel tocco di magia che lo avrebbe reso un momento memorabile.
Coma_Cose – Voto: 4
Il brano cerca di giocare su un ritornello orecchiabile e ripetitivo, con l’intento evidente di fissarsi nella mente degli ascoltatori. Tuttavia, al primo ascolto non riesce a colpire nel segno, risultando poco incisivo e con un impatto emotivo debole. Il loro stile è riconoscibile, ma questa volta sembra mancare quella profondità e autenticità che li ha resi amati in passato. Potrebbe guadagnare punti con più ascolti, ma al momento lascia perplessi.
Simone Cristicchi – Voto: 6,5
Il brano porta con sé un messaggio potente, come nella tradizione di Cristicchi, ma questa volta fatica a toccare le corde giuste. Forse serve una sensibilità diversa per coglierne appieno l’essenza, ma l’impatto emotivo non è immediato. La sua interpretazione è intensa e tecnicamente ineccepibile, ma manca quel coinvolgimento capace di lasciare un segno profondo sin dal primo ascolto. Potrebbe crescere con il tempo, ma per ora non convince del tutto.
Marcella Bella – Voto: 6
Il brano segue la scia dell’autoreferenzialità, un po’ come fece Loredana Bertè lo scorso anno, puntando su una narrazione personale e identitaria. Nonostante la scelta stilistica possa risultare prevedibile, la vera sorpresa è Marcella, che dopo tanti anni dimostra di essere ancora in grande forma vocale. La sua interpretazione è solida e convincente, anche se la canzone non si distingue particolarmente per originalità. Un ritorno piacevole, ma senza guizzi memorabili.
Achille Lauro – Voto: 7
Arrivato con grandi aspettative e molta attenzione mediatica, Achille Lauro non delude sul piano scenico: presenza carismatica, controllo assoluto del palco e una performance impeccabile. Tuttavia, al primo ascolto il brano non colpisce come ci si sarebbe aspettato. L’aggiunta del sax è un dettaglio interessante che arricchisce l’arrangiamento, ma nel complesso manca quel guizzo di innovazione che spesso caratterizza le sue esibizioni. Bravo e convincente, ma non travolgente.
Giorgia – Voto: 8
Se per alcuni artisti le aspettative sono difficili da mantenere, Giorgia le supera con una prova magistrale. Il brano è potente e ben costruito, ma è la sua voce a fare davvero la differenza: un’interpretazione impeccabile, capace di emozionare e trasmettere intensità con una naturalezza disarmante. Sul palco domina con eleganza e sicurezza, dando la sensazione di essere una delle principali candidate alla vittoria. Una performance da grande artista, che lascia il segno sin dal primo ascolto.
Willie Peyote – Voto: 4
Un brano che segue la sua tradizione cantautorale fatta di testi pungenti e critica sociale, con un messaggio chiaro e diretto. Tuttavia, la struttura musicale e l’arrangiamento non sembrano favorire un grande impatto radiofonico. La canzone potrebbe far discutere e attirare attenzione durante il Festival, ma difficilmente avrà una vita lunga nelle classifiche dopo la kermesse. Coraggioso, ma poco memorabile dal punto di vista musicale.
Rose Villain – Voto: 6
L’energia scenica di Rose Villain è indiscutibile: domina il palco con sicurezza e carisma, regalando un’esibizione potente e coinvolgente. Tuttavia, il brano non sembra essere all’altezza della sua presenza: il ritornello, in particolare, manca di quel mordente necessario per lasciare il segno. La performance visiva compensa alcune debolezze della canzone, ma resta il dubbio che con un pezzo più incisivo avrebbe potuto puntare molto più in alto.
Shablo ft. Guè, Joshua e Tormento – Voto: 6,5
Il brano convince grazie a un sound curato e un flow che scorre fluido, segno dell’esperienza e della qualità degli artisti coinvolti. Guè, Joshua e Tormento dimostrano ancora una volta di essere rapper di grande livello, con barre precise e ben calibrate. Tuttavia, la canzone, pur essendo valida, non sorprende particolarmente e segue un’impostazione abbastanza classica per il genere. Una buona proposta, che potrebbe funzionare bene nel contesto urban, ma senza guizzi che la rendano davvero memorabile.
Olly – Voto: 8,5
Un’esibizione che sorprende e lascia il segno: Olly porta sul palco un brano forte, ma è la sua interpretazione a fare davvero la differenza. La voce è potente, sentita, carica di emozione, capace di trasmettere intensità e autenticità. Si percepisce la voglia di emergere tra i big di Sanremo 2025, e questa potrebbe essere la sua consacrazione definitiva. Un nuovo talento pronto a brillare sul grande palco dell’Ariston.
Elodie – Voto: 6,5
Il brano ha tutte le carte in regola per diventare un tormentone: ritmo accattivante, produzione curata e una struttura radiofonica perfetta. Elodie interpreta con la solita classe e padronanza vocale, confermandosi un’artista di grande versatilità. Tuttavia, manca quel qualcosa in più che potrebbe renderla una reale candidata alla vittoria. Funzionerà sicuramente nelle playlist e sulle piattaforme streaming, ma non sembra avere la profondità necessaria per puntare al podio.
Massimo Ranieri – Voto: 6
L’eleganza e la presenza scenica di Massimo Ranieri sono fuori discussione: un artista di classe che porta sul palco tutta la sua esperienza. Il brano è raffinato e ben costruito, con un’impronta melodica che richiama le ballate degli anni ‘90. Sebbene sia una canzone di qualità, risulta un po’ ancorata a schemi tradizionali, senza particolari elementi di novità. Un’esibizione di livello, che piacerà ai suoi fan storici, ma difficilmente lascerà un segno indelebile nel Festival.
Tony Effe – Voto: 3,5
Ci si aspettava un pezzo che rispettasse il suo stile, capace di trasmettere energia e carattere, ma il risultato è deludente. Il brano non convince né dal punto di vista musicale né testuale, risultando piatto e poco incisivo. L’esibizione durante le prove non ha aiutato, evidenziando una performance spenta e poco coinvolgente. Un’occasione sprecata per portare qualcosa di forte sul palco dell’Ariston.
Serena Brancale – Voto: 6
Un brano ben costruito, con un groove accattivante che esalta il suo talento e la sua raffinatezza musicale. Serena Brancale porta sul palco un’esibizione energica e coinvolgente, arricchita da un uso sapiente di ritmo e percussioni, elementi che danno carattere alla performance. Vocalmente solida e con grande presenza scenica, riesce a trasmettere la sua cifra stilistica, anche se il pezzo, pur essendo valido, non sembra avere quel guizzo necessario per lasciare un segno profondo nel Festival.
Brunori Sas – Voto: 7
Un brano che conferma Brunori Sas come uno dei più degni eredi del grande cantautorato italiano. La scrittura è raffinata, poetica e ben calibrata, con un ritornello che si imprime nella mente sin dal primo ascolto. L’interpretazione è sentita, autentica, e la melodia avvolgente valorizza la profondità del testo. Una proposta di qualità che potrebbe conquistare chi cerca nella musica emozione e narrazione.
Modà – Voto: 6,5
Un ritorno che sa di riscatto per i Modà, dopo un’ultima partecipazione al Festival che non aveva convinto del tutto. Questa volta, invece, la band ritrova la sua essenza con un brano solido, ben costruito e perfettamente in linea con il loro stile. Kekko Silvestre è in grande forma e l’interpretazione emoziona, restituendo al pubblico quel sound inconfondibile che li ha resi tanto amati. Non rivoluzionano nulla, ma questa volta ci sono, eccome.
Clara – Voto: 3
Dopo il successo di Diamanti Grezzi, ci si aspettava una conferma o addirittura un passo in avanti, ma purtroppo il nuovo brano risulta poco incisivo e privo di una direzione chiara. Il testo non lascia il segno e la melodia non aiuta a valorizzare la sua voce. Anche l’esibizione nelle prove non è stata all’altezza, con un’interpretazione poco convincente. Un netto passo indietro rispetto ai suoi standard recenti.
Fedez – Voto: 8
Per chi avesse avuto dubbi, Fedez risponde nel modo migliore: con una performance solida e una presenza scenica che non lascia spazio a incertezze. Sul palco domina con sicurezza, regalando un’esibizione vocalmente convincente e ben calibrata. Il brano, ancora tutto da scoprire nel contesto della gara, sembra costruito su misura per esaltare il suo stile. Un ritorno che fa rumore, con un messaggio chiaro: Fedez c’è, e lo fa capire bene.
Lucio Corsi – Voto: 6,5
Un artista che porta sul palco il suo universo musicale senza compromessi, restando fedele alla propria identità. Lucio Corsi dimostra talento e padronanza vocale, offrendo un’interpretazione pulita e piacevole. Il brano, però, rimane su una linea delicata senza mai esplodere davvero, risultando elegante ma senza particolari picchi emotivi. Un’esibizione godibile, che potrebbe trovare il suo pubblico, ma senza un impatto immediato.
Bresh – Voto: 6
Un brano che rientra perfettamente nel suo stile, senza sorprese particolari ma con la coerenza di chi sa esattamente cosa vuole portare sul palco. Lo spezzone inaspettato aggiunge un elemento interessante, anche se non stravolge la struttura del pezzo. Per essere il suo debutto tra i big, Bresh si difende bene, mostrando sicurezza e personalità. Non una performance esplosiva, ma sicuramente una prova dignitosa che lascia intravedere potenziale.
Rocco Hunt – Voto: 6
Un brano che si inserisce nella sua tradizione di denuncia sociale, con un messaggio forte e chiaro. Tuttavia, al primo ascolto non riesce a colpire nel segno, risultando meno immediato rispetto ai suoi successi passati. Sicuramente da riascoltare per coglierne meglio le sfumature, ma l’impatto iniziale non è travolgente. La sua interpretazione è solida, ma il pezzo ha bisogno di tempo per essere pienamente assimilato.
Sarah Toscano – Voto: 4
Sin dall’annuncio della sua partecipazione, la scelta di Sarah Toscano è apparsa poco chiara, e il primo ascolto non fa che confermare le perplessità. Il brano è ordinario, senza particolari guizzi melodici o testuali, e non sembra avere la forza necessaria per reggere il palco del Festival di Sanremo. L’esibizione è corretta, ma la canzone non lascia il segno, risultando più adatta a un contesto pop generico che alla prestigiosa gara dell’Ariston.
Joan Thiele – Voto: 6
Un brano con un sound accattivante, capace di catturare l’attenzione grazie a un’ottima produzione. Joan Thiele si muove con sicurezza sul palco, dimostrando talento e grande padronanza scenica. Tuttavia, la canzone, pur essendo sufficiente, lascia qualche dubbio: manca quel qualcosa in più che la renda davvero memorabile. Una performance interessante, ma con un piccolo retrogusto di indecisione che potrebbe penalizzarla nella competizione.
Francesca Michielin – Voto: 7
Un brano che sorprende e mostra una nuova sfumatura di Francesca Michielin, diversa dal solito e più intensa. L’interpretazione è carica di emozione e rabbia, elementi che aggiungono profondità alla performance e la rendono particolarmente coinvolgente. La sua voce trasmette ogni sfumatura del testo, dando l’impressione che questa possa essere una delle sorprese del Festival. Una canzone che colpisce e che potrebbe crescere ancora di più con gli ascolti.
The Kolors – Voto: 6,5
Un brano che segue perfettamente la loro cifra stilistica, con un ritmo travolgente e un sound immediato, studiato per conquistare le radio e il pubblico. Il pezzo ha tutte le carte in regola per diventare uno dei tormentoni di questo Sanremo, grazie a una melodia accattivante e un’energia contagiosa. E poi c’è Stash, che si conferma un frontman carismatico e tecnicamente impeccabile. Non una rivoluzione, ma una certezza per chi ama il loro stile.
Chi ha convinto e chi deve migliorare
Dalle prove generali emergono già alcune tendenze: ci sono artisti che hanno conquistato immediatamente con la loro presenza scenica e brani che si preannunciano futuri successi. Altri, invece, sembrano ancora dover affinare alcuni dettagli prima della diretta. Le prove di alcuni artisti a Sanremo 2025 hanno convinto più di altri.
L’attesa per la prima serata
Le prove generali di Sanremo 2025 sono l’ultimo banco di prova prima del debutto ufficiale sul palco del Teatro Ariston. Questa sera gli artisti dovranno dare il massimo per convincere pubblico e giurie.
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Noi di MondoTV24.it continueremo a raccontarvi il Festival di Sanremo 2025 con pagelle, approfondimenti e retroscena esclusivi. Seguiteci per non perdervi neanche un dettaglio della kermesse musicale più attesa dell’anno!
Sanremo 2025: Ordine d’entrata della prima puntata
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