Salmo: 24ore di polemiche, beneficenza o opportunismo?

di Giuseppe Scuccimarri

Pubblicato il 2021-08-14

Indubbiamente è la notizia che ha monopolizzato gran parte della giornata, un evento pubblicizzato sui social e messo in scena pur non essendo autorizzato, anche se è ancora difficile da comprendere come si sia riusciti a montare un palco in pieno giorno completamente indisturbati e senza permessi. Detto ciò andiamo a spiegare cosa è avvenuto …

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Indubbiamente è la notizia che ha monopolizzato gran parte della giornata, un evento pubblicizzato sui social e messo in scena pur non essendo autorizzato, anche se è ancora difficile da comprendere come si sia riusciti a montare un palco in pieno giorno completamente indisturbati e senza permessi. Detto ciò andiamo a spiegare cosa è avvenuto attenendoci ai fatti e seguendo l’ordine cronologico degli accadimenti.

Salmo, rapper di origini sarde infuriato per la scarsa attenzione del Governo verso i lavoratori dello spettacolo e verso coloro che sono rimasti senza niente a causa degli incendi in Sardegna fa un appello social chiamando all’adunata i suoi fans e chiunque voglia aderire alla causa, una protesta attraverso un concerto gratuito non autorizzato per la sera sotto la ruota panoramica di Olbia. Si rincorrono voci di una sottoscrizione via internet che successivamente saranno smentite dallo stesso cantante, ma i proclami sul web che nasconde ma non dimentica rimangono “…Organizziamo un live completamente gratuito e una raccolta fondi su internet per aiutare queste persone. Non so quando potremmo fare il live e se ce lo permetteranno, ma noi lo faremo ugualmente”  

Il concerto si tiene e la situazione sfugge completamente di mano, migliaia di persone ammassate senza presidi sanitari di sicurezza, senza mascherine, che ballano e cantano per quasi un’ora, i documenti fotografici e i video della serata sono inquietanti, un vero e proprio fiume umano di persone, contro ogni regola e soprattutto incuranti del fatto che la Sardegna è una delle regioni che a fine mese potrebbe diventare gialla. Nessuno può rimanere insensibile davanti a immagini del genere e a metà mattinata arrivano le dichiarazioni sconcertate di Alessandra Amoroso e Fedez.

” Se la tua serata aveva l’intento di una raccolta fondi (giustamente per la tua regione) e per dare voce al nostro settore, ci tengo a dirti che “qualcosa” è andato  DAVVERO storto… Nel rispetto di tante persone credo sia opportuna una tua spiegazione.Grazie.”  tuona su Instagram la cantante salentina, “Sfruttare la nostra condizione di privilegio, aggirare le regole per soddisfare capricci personali. Questo non aiuta nessuno. Avete sputato in faccia a migliaia di onesti lavoratori dello spettacolo che quest’anno cercano di tirare avanti con immensi sacrifici, rispettando le regole per andare alla pari con i conti (quando va bene). E mi rivolgo alla regione Sardegna e al sindaco di Olbia. In che modo pensate di rappresentare le persone che hanno scelto di seguire le regole per difendere i lavoratori e la comunità? Come fate a non rendervi conto (o a far finta) che una cosa del genere fatta alle spalle di chi con sacrificio rispetta le regole, nella regione con la più alta incidenza di ricoveri legati al Covid, non farà altro che peggiorare le condizioni della nostra amata Sardegna .E non pensate di fare di tutta l’erba un fascio. Perché è inaccettabile che le str* di pochi ricadano su un intero settore che attende di ripartire da due anni”  le fa eco Fedez.

La replica di Salmo arriva a metà pomeriggio e probabilmente la toppa è peggiore del buco, si permette di scrivere che gli artisti devono infrangere le regole se hanno un pò di coraggio, queste le sue parole Ieri non c’è stata nessuna raccolta fondi, ho messo i soldi di tasca mia per aiutare la Sardegna. Ad Agosto il centro di Olbia è sempre affollato esattamente come le spiagge. Gli assembramenti creati dalla finale degli europei andavano bene, il mio concerto gratuito no. Ora avete una persona con cui prendervela. Non definitevi artisti se poi non avete le pa**e di infrangere le regole” ciò che afferma ha del delirante e di fatto è in contraddizione con quanto affermato ieri quando ha invitato tutti a una raccolta fondi via internet, che senso avrebbe avuto altrimenti un concerto gratuito e senza beneficenza? E’ stata tutta una operazione per avere visibilità con l’appoggio di qualche politico che ha chiuso gli occhi davanti a un concerto non autorizzato e contro le regole?

Dopo aver letto quanto affermato da Salmo, Fedez risponde piccato su Instagram con varie storie, un vero e proprio atto d’accusa verso il rapper sardo in cui ribadisce che non si aiuta chi è in difficoltà creando disagi e contravvenendo alle regole:

Io non so che accordi tu abbia preso con il sindaco di Olbia e sinceramente non voglio saperlo ma il fatto che tu sia riuscito a montare un palco alla luce del sole mi fa pensare che più che infrangere le regole tu sia andato a braccetto con le istituzioni malate che te lo hanno permesso“, ha scritto Fedez.

E ancora: “Se hai fatto già beneficenza di tasca tua, che senso ha fare un concerto e mettere a rischio persone, un intero settore e una regione in difficoltà? Cosa volevi dimostrare?”, ha chiesto Fedez al collega.

Caro Salmo, ho cercato in due occasioni di coinvolgerti in progetti benefici. La prima a sostegno della categoria dei lavoratori dello spettacolo. ‘Scena Unita’ ha aiutato migliaia di lavoratori tra cui, in Sardegna, il festival di Abbabula a Sassari che per il concerto di Ariete ha lasciato fuori 1200 persone nel rispetto delle regole e per permettere alla Sardegna di ripartire in sicurezza. E al progetto di Scena Unita hanno aderito tutti gli artisti di Machete tranne te. Qualche settimana fa mi hai scritto per avere un parere su cosa fare per aiutare la Sardegna, ti ho risposto immediamente mettendomi a disposizione e ho cercato di coinvolgerti in un progetto comune ma sto ancora aspettando una tua risposta”, ha concluso Fedez.

A queste accuse Salmo non ha ancora risposto e per il momento la vicenda oltre allo sconcerto generale e alla condanna degli addetti ai lavori non ha avuto evoluzioni, resta sempre il dubbio di quali siano state le reali motivazioni di una follia del genere.

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Giuseppe Scuccimarri

Giuseppe Scuccimarri, classe 1969, esperto di televisione e cronaca rosa con interessi anche per l'attualità e la politica nazionale e internazionale. Autore della commedia "Il delitto di Lord Arthur Savile" (2002) e del musical "La vita è una splendida canzone" (2014), ghostwriter per diversi autori e paroliere, amante della scrittura e della letteratura italiana e straniera.

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