Sabrina Salerno in lacrime a Belve, Fagnani interviene: “Cambiamo discorso”

Stasera in prima serata su Rai 2 va in onda il quinto e ultimo appuntamento stagionale di Belve, il celebre programma di interviste autentiche e graffianti condotto da Francesca Fagnani.

La trasmissione chiude con grandi nomi dello spettacolo italiano, pronti a rispondere alle temute domande della conduttrice: una fra tutte è Maria De Filippi, che, dopo essere stata ospite in ruolo speciale, stavolta si siederà sullo sgabello degli intervistati per qualche minuto.

Nel corso della serata, Fagnani ospiterà in studio anche Sabrina Salerno. La showgirl si racconterà senza filtri e si lascerà andare ad un momento di profonda commozione, tanto che la giornalista interverrà per cambiare argomento.

Le lacrime di Sabrina Salerno per la difficile infanzia

In queste ore è stata diffusa una piccola anticipazione dell’intervista che andrà in onda martedì 2 dicembre su Rai 2 alle 21:30 circa. Tra i temi affrontati, Francesca Fagnani ha toccato il difficile passato dell’artista, segnato da un’infanzia complicata e dall’assenza dei genitori.

“Lei ha avuto un’infanzia complicata. Da bambina, fino ai cinque anni, è stata con una vecchia zia che poi è morta ed è cresciuta coi nonni. Lei si è sentita abbandonata dai suoi genitori o no?”

Salerno ha iniziato a rispondere, ma si è interrotta per le lacrime: “Io quando andavo alle elementari vedevo gli altri…”. Francesca l’ha tranquillizzata: “Si prenda tutto il tempo”. 

Sabrina, con grande commozione, ha aggiunto: “È faticoso”. A quel punto, Fagnani ha deciso di cambiare argomento:

“Lo capisco, ma cambiamo discorso. Non è che bisogna parlarne a tutti i costi”

Tuttavia, dopo essersi ripresa, l’ospite ha voluto proseguire:

“Io quando vedevo gli altri bambini forse capivo che c’erano delle differenze. Non capivo perché fosse successa questa cosa a me. Faccio ancora fatica a parlarne”

Durante la puntata, Sabrina ha anche affrontato il capitolo del rapporto travagliato con il padre:

“L’ho conosciuto solo a 12 anni, non ha voluto riconoscermi. Non volevo chiedere il test del DNA, ma disse cose orrende su di me e così ho deciso: abbiamo fatto il test e sono risulta sua figlia. Dal notaio mi ha abbracciato, ma appena usciti mi ha chiesto di non rivelare il suo cognome”.