Il messaggio è stato di quelli forti e potenti, arrivati in un periodo dell’anno in cui le persone sono portate più al divertimento e alla leggerezza che alla riflessione. Rosalinda Cannavò ha parlato di sè stessa e di come abbia sconfitto il “mostro” dell’anoressia che si era impossessato di lei, a tradimento, in un periodo della sua vita in cui avrebbe voluto liberarsi da altri problemi, perchè a volte la nostra mente reagisce nella maniera opposta a quello che ragionevolmente dovrebbe fare. L’ attrice siciliana si è rivolta direttamente al male, senza porsi sul piedistallo di chi ce l’ha fatta, ma parlando in prima persona a colui, al “mostro” che ha provato ad inghiottirla e da cui è riuscita a fuggire, purtroppo senza che il medesimo lasciasse dei segni nella sua anima oltre che fisici.
In un video pubblicato sul suo profilo Instagram, l’attrice ha postato alcune foto che la ritraggono quando soffriva del male e infine delle foto di adesso in cui appare felice con il fidanzato Andrea Zenga, quasi ad indicare un percorso a chi ancora non riesce a liberarsi dal male, stare bene si può, essere felici e riprendersi la propria vita anche. Queste le parole, prive di ipocrisia, dure quanto basta e senza giri di parole, un tu per tu, che è riuscito ad entrare nell’anima anche di chi da quel mostro non è stato inghiottito :
“Mi ricorderò di te eccome. Ho i segni sul cuore e sulla pelle! Ma sconfiggerti è stata la cosa più difficile e giusta che potessi fare! Oggi sorrido, oggi sono felice senza di te. Lottate per tornare a sorridere e non permettete più a questo mostro di distruggervi la vita.”
Rosalinda ha spesso parlato del male di cui ha sofferto, senza fare mai vittima, senza mai approfittare della situazione, soprattutto da concorrente di un reality in cui una storia del genere avrebbe fatto comodo per suscitare compassione, è tornata sull’argomento anche qualche mese fa, ospite di Verissimo, occasione nella quale ha raccontato a Silvia Toffanin di voler congelare i suoi ovuli, avendo sofferto di amenorrea, una causa del male, in modo da poter utilizzarli quando si sentirà pronta per una gravidanza, o pensiero di una nobiltà assoluta, donarli a qualche altra donna :
“Chi mi segue sa che io ho sofferto per tantissimi anni di anoressia e di conseguenza di amenorrea, che è l’assenza del ciclo. Durante quegli anni ho avuto una paura incredibile, visto che la maternità è uno dei miei sogni più grandi, di non poter avere i figli. In quel periodo ho conosciuto un’amica e mi ha raccontato di questa possibilità di congelare gli ovuli. Oggi che ho quasi 30 anni e non c’è ancora in progetto quello di fare un figlio, non voglio negarmi questa possibilità. Ho pensato quest’anno di intraprendere questo percorso, il social freezing. La possibilità di congelare gli ovuli e utilizzarli in seguito quando deciderò di avere un figlio, oppure se non dovessi avere bisogno anche di donarli, dare la possibilità a qualche donna “
Abbiamo sempre espresso gratitudine verso coloro che essendo in una posizione un pò privilegiata, potendo rivolgersi ad un gran numero di persone, si sentano in dovere di lanciare messaggi sociali, che possano dare speranza, Rosalinda andrebbe ringraziata doppiamente, perchè lei con il male ci ha convissuto per anni ed ogni volta parlarne sicuramente non la lascerà indifferente, riaprirà vecchie ferite, ricorderà qualcosa che la ha lacerata, ma preferisce farlo, perchè sà che le sue parole possono servire per sconfiggere quel mostro che ancora tiene in ostaggio tante persone.
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