Continua il dissing tra Fedez e Antonio Dikele, le voci che si sono rincorse per diverso tempo che tra i due non corra buon sangue hanno trovato conferma in queste giorni, motivo del contendere un’intervista mai uscita realizzata al rapper qualche mese fa, ma andiamo con ordine e ricostruiamo la vicenda: Antonio Dikele ha intervistato Fedez in un teatro, facendogli domande sul mondo del rap e sul suo rapporto con altri cantanti quali Fabri Fibra, J Ax , Sfera Ebbasta ed altri, ma anche sulla sua vita .
Questo almeno è ciò che si è appreso dai bene informati in quanto l’intervista non si sa per quale motivo non è mai uscita. I motivi della non pubblicazione non si conoscono, alcuni sostengono che l’intervista non fosse pubblicabile date le continue frecciatine tra i due, altri che sia stato Fedez in persona a bloccarne la pubblicazione in quanto seccato perchè durante l’intervista gli è stato chiesto un parere su tutti tranne che su Ghali, rapper con il quale ha avuto qualche dissidio in pasato. Per la non pubblicazione dell’intervista è scaturita una consistente polemica sui social in cui i fans di Fedez hanno addirittura parlato di censura.
Oggi Dikele rendendosi conto del clamore suscitato dalla vicenda è tornato sui social con una storia Instagram per parlare dell’argomento e smentire qualsiasi tipo di censura, non solo, ha tenuto anche a sottolineare che la decisione di non fare uscire l’intervista è stata presa in accordo con Fedez. La risposta del rapper meneghino non è tardata ad arrivare, sempre sui social ha smentito il presunto accordo di non fare uscire l’intervista sostenendo che la responsabilità della non pubblicazione è unicamente di Dikele in qualità di direttore di Esse Magazine, portale dove sarebbe dovuta uscire. Queste le sue parole :
“Parliamo di Esse Magazine e di di Dikele. Io fino ad ora non ho parlato perché lo ritenevo superfluo, ma a quanto pare non è così. Per chi non lo sapesse io ho fatto un’intervista qualche mese fa in un teatro per quello che dovrebbe essere un magazine che parla di musica, per parlare del mio disco. Invece da come avete potuto vedere, per chi ha visto gli spezzoni, è stata una mini imboscata, un tentativo goffo di farmi un’inquisizione, non riuscita, e subito dopo avevo richiesto di pubblicare l’intervista senza tagli, senza editing, rispettando l’ordine cronologico degli eventi, con una scadenza. Scadenza che Dikele non ha rispettato e non si capisce il motivo visto che non doveva fare nulla al video. In più mi arriva un video dove gli eventi cronologici non sono stati rispettati quindi sono stati spostati. Per farla breve, Antonio Dikele, il magazine è tuo, chi ha deciso di non pubblicare l’intervista sei tu. A me non me ne è mai fregato nulla. Sia che la pubblichi sia che non la pubblichi, facci quello che vuoi, perché per me quello che hai fatto è mer*a. Sostanzialmente. Quindi per me se vuoi farci dei murales con la mer*a o se vuoi tirare lo sciacquone a me la vita non mi cambia. Al contrario io credo sia abbastanza utile questa intervista per far capire ai vostri lettori che cos’è realmente Esse Magazine. Non è solo un magazine che parla di musica, è una pagina il cui proprietario è a libro paga di alcuni artisti, quindi totalmente asservito a loro, e lo stesso proprietario cerca di riversare le sue simpatie e le sue antipatie per cercare di o buttare mer*a o di elogiare in maniera imprescindibile altri artisti. Questo siete stati in passato, questi siete oggi e non dubito che continuerete ad esserlo anche domani. Quindi caro Dikele, continua così campione, fai quello che vuoi. Se però cercavi di sputtanarmi, una sola cosa: almeno il teatro potevi pagartelo tu e non fartelo pagare dalla mia discografica.”
Un vero e proprio tsunami Fedez, le accuse che ha riversato su Dikele sono pesantissime e sicuramente non cadranno nel vuoto, tra l’altro il direttore di Esse Magazine non si sa se nel tentativo di mettere in difficoltà il rapper ha divulgato la notizia che nell’intervista Fedez abbia parlato male di Sfera Ebbasta dichiarando che l’interprete di “Mi fai impazzire” ha comprato per 5 euro al muretto il suo primo singolo. La risposta del rapper di Cinisello Balsamo è stata lapidaria “In quell’epoca neanche li avevo 5 euro” per poi aggiungere “Per favore non fate il mio nome nelle vostre interviste“. Vedremo se nei prossimi giorni ci saranno sviluppi su questa vicenda.
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