Porta a Porta nella bufera: Speciale su Papa Francesco, che è successo


La puntata speciale di “Porta a Porta”, andata in onda subito dopo l’annuncio della scomparsa di Papa Francesco, ha scatenato un’ondata di polemiche sui social media. Il motivo? L’assenza totale di voci femminili in un dibattito che, nelle intenzioni, avrebbe dovuto celebrare un Pontefice noto per aver aperto le porte della Chiesa alle donne. La scelta di Bruno Vespa di invitare esclusivamente uomini a discutere del pontificato di Francesco è stata definita da molti come un “ritratto impietoso” e una grave mancanza di rispetto verso l’eredità del Papa.

Un’assenza che fa rumore: Il pubblico e i Social indignati per lo speciale di Papa Francesco

La decisione di escludere le donne dal dibattito ha sollevato un coro di critiche da parte del pubblico televisivo e degli utenti dei social media. In un momento di lutto e riflessione, molti si aspettavano di ascoltare testimonianze e analisi che riflettessero la visione inclusiva di Papa Francesco. Invece, si sono trovati di fronte a un parterre maschile che, seppur competente, ha lasciato un senso di incompiutezza.
Lorenzo Tosa, giornalista, ha espresso il suo disappunto in un post su Facebook, sottolineando come Papa Francesco avesse “nominato diverse donne in vari ruoli chiave” e “cominciato a poco a poco ad aprire la Chiesa alle donne”. Tosa ha evidenziato il contrasto con altre emittenti, che hanno dato spazio a “suore, teologhe, esperte”, mentre la Rai sembrava non essere riuscita a trovare una sola voce femminile per raccontare il Papa.

“Vergognoso”: I commenti del pubblico sullo speciale di papa Francesco

I commenti sotto il post di Tosa hanno amplificato il malcontento generale. “Difatti Vespa non si può guardare. Così come tutta la RAI, è ormai inguardabile”, ha scritto un utente, mentre un altro ha definito la trasmissione “vergognosa”. Le critiche non si sono limitate alla mancanza di donne, ma hanno anche riguardato la scelta di aprire la trasmissione con una sigla che accostava l’immagine del Papa a quella del Presidente del Consiglio, un accostamento giudicato inappropriato da molti.
Alcuni hanno ricordato precedenti controversie legate a Bruno Vespa, come l’invito di soli uomini a discutere dell’aborto, alimentando la percezione di una mancanza di sensibilità e di rappresentanza femminile nei suoi programmi.

Un’occasione mancata

La polemica sollevata da “Porta a Porta” va oltre la semplice questione televisiva. Essa solleva interrogativi più ampi sull’immagine della Chiesa e sul ruolo delle donne al suo interno. Papa Francesco aveva cercato di scardinare le barriere di genere, assegnando incarichi importanti a donne e sottolineando l’importanza del “genio femminile”. La sua scomparsa avrebbe dovuto essere un’occasione per riflettere su questo percorso di apertura e inclusione.
L’assenza di voci femminili nello speciale di “Porta a Porta” ha rappresentato un’occasione mancata, un’opportunità persa per rendere omaggio a un Papa che aveva fatto dell’inclusione e del dialogo interreligioso i pilastri del suo pontificato.


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Scritto da Francesca Pitzalis
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