Patrizia Mirigliani, chiude alle donne trans a Miss Italia e si appella al regolamento, ecco le sue parole

La vittoria di Rikkie Valerie Kollé a Miss Olanda ha sollecitato il commento di Patrizia Mirigliani, che intervistata per Radio Cusano ha rinnovato il suo veto per le donne trans a Miss Italia. In un Paese finto perbenista come l’Italia la vittoria della Kollè, donna trans, al concorso di bellezza olandese, ha suscitato non pochi dibattiti, la presenza della patron di Miss Italia in radio non ha fatto altro che alimentare le chiacchiere sull’argomento.

Sembra assurdo che nel 2023 si dibatta ancora su argomenti del genere, ma questo è, di seguito le parole della Mirigliani, che si è arrampicata sugli specchi pur di difendere il proprio bigottismo, rifugiandosi nel regolamento, scritto da suo padre negli anni ’50 e più volte da lei stessa modificato :

“Ultimamente i concorsi di bellezza cercano di fare notizia usando anche delle strategie che secondo me sono un po’ assurde. Sin da quando è nato, il mio concorso prevede nel suo regolamento la precisazione secondo la quale bisogna essere donna sin dalla nascita. Probabilmente perché, già allora, si prevedeva che la bellezza potesse subire modificazioni, o che le donne potessero subire modificazioni, o che gli uomini potessero diventare donne”

La Mirigliani si è poi imbarcata in una imbarazzante dissertazione sugli eccessi e sull’elogio della “semplicità” :

“La semplicità premia sempre. Al nostro concorso partecipano ragazze tatuate, con piercing, extension. Fa tutto parte del nuovo modo di raccontarsi delle donne, però tutto ciò che è eccesso per accentuare l’estetica cerchiamo di non agevolarlo. Gli eccessi non vanno bene. Quanto ai cambiamenti della società, un tempo il regolamento di Miss Italia precludeva la partecipazione alle donne sposate. Mio padre dovette, a malincuore, togliere la corona a Mirca Viola, moglie e mamma. Oggi però il regolamento è cambiato”

Cosa ne pensate ?