Paolo Bonolis, da Ciao Darwin alla sua personale ricerca del Senso della Vita

Paolo Bonolis

Tutti noi siamo alla ricerca del nostro personale “Senso della Vita” e da tale ricerca non è immune neanche il noto conduttore Paolo Bonolis.

Bonolis su Sinner

Paolo Bonolis da buon appassionato di tennis, si fa intervistare da Tvblog subito dopo aver assistito alla vittoria di Sinner su De Minaur.

Il noto presentatore alla domanda se secondo lui Sinner sarebbe pronto a diventare il numero uno al mondo, lui risponde:

“Dipende dal numero uno e dal numero due (ride, ndr). Certo lui è in traiettoria. È molto giovane, è determinato, ha una bellissima testa, oltre che un grande tennis, perchè no? Sarebbe il primo italiano nella storia a diventare il numero uno al mondo”.

Bonolis da Ciao Darwin al Senso della Vita.

Il corteggiamento della Rai nei confronti di Paolo Bonolis in tutto questo periodo non si è mai fermato. Il noto conduttore aveva però intrapreso diverse strade preferendogli Mediaset con cui ha collezionato negli ultimi anni tantissimi successi.

Oggi, però, a quanto pare, Bonolis sarebbe pronto a tornare in Rai.

Alla domanda:

  • Passiamo alla Tv. La Rai, tramite il suo Ad Roberto Sergio, ti ha praticamente invitato a fare Il senso della vita dalle sue frequenze. Hai anche il contratto in scadenza con Mediaset a giugno, accetterai il suo invito”?

La risposta di Bonolis:

“Non l’ho mai incontrato in vita mia. Non so cosa dirti. Mi fa naturalmente molto piacere che vengano espresse queste opinioni e questi pensieri. Detto questo ci sono mille variabili, mille circostanze. Tante cose che in una situazione di questo genere devono incastrarsi”.

Domanda del giornalista:

  • “Sulla carta lo faresti Il senso della vita in Rai?”

La risposta di Bonolis:

“Io sulla carta farei una cosa diversa dal Senso della vita. Il senso della vita era una trasmissione che andava bene a quei tempi. È stata la stura per tante altre trasmissioni che sono diventate dei piccoli spin off. Le cose vanno in qualche modo contemporaneizzate. Alcuni aspetti di quella trasmissione possono essere ripercorsi, ma se si dovesse fare un programma che avesse anche lontanamente quei sapori, dovrebbe avere un’altra struttura. Avendola scritta io quella trasmissione ora la scriverei in altro modo”.

  • Un intrattenimento pensante, con quel mood, ma non più quel senso della vita..

“Secondo me dovrebbe avere anche un mood differente. Adesso viviamo un epoca un po’ particolare. Secondo me ci si sta incamminando in un mondo pieno di narcisismo. Si, un intrattenimento pensante, un po’ come le Lezioni americane di Italo Calvino, la leggerezza pensosa”.

  • Tutto ciò dove e quando?

“Non lo so. Per ora c’è un domani in cui non ci sono tracce da seguire. Mi fa piacere dei desideri delle persone, poi però bisogna dare concretezza”.

  • Anche l’Ad di Mediaset ha espresso il desiderio di trattenerti per la prossima stagione sulle sue reti. Tu faresti questa nuova versione del Senso della vita anche su Mediaset?

“Certo. Non vorrei però fare la fine della signora Camilla, che tutti la vogliono ma nessuno se la piglia (ride, ndr)”.

  • Beh se Rai e Mediaset mollassero la presa su di te, cosa che ritengo improbabile, c’è sempre Discovery…

“Si certo (ride, ndr). A me fa piacere che ci sia tutta questa considerazione su di me e dopo 44 anni che faccio questo mestiere ci sta pure. Ringrazio tutti quelli che la manifestano. Ma deve scorrere ancora tanta acqua sotto i ponti prima che le cose si concretizzino”.

  • La professione non è tutto, hai detto che vuoi allentare un po’ i ritmi

“Si. Non sarebbe male. C’è anche la famiglia, la vita privata, tante cose al di fuori del lavoro di cui mi voglio occupare. Uno nella vita ha fatto delle promesse, ha detto delle cose. Le parole vanno mantenute e poi c’è anche una dimensione interiore, non solo esteriore, che ti porta a fare delle scelte che possono anche essere quelle di dilatare il tempo di una decisione”.

  • Quindi non c’è nessuna fretta circa il fatto di prendere una decisione sul tuo futuro professionale

“C’è un’incertezza reale di fronte a delle scelte che sono poi importanti rispetto alla parola che dai, ai contratti che firmi, alle scelte che fai, che coinvolgono anche delle persone che chiami per realizzare determinati progetti”.

  • Quindi non ti sei dato una data per decidere

“No. Perchè quando si tratta di prendere una decisione che è ben radicata in te, puoi permetterti anche di darti delle scadenze decisionali, ma quando questa convinzione in te non è così chiara perchè dipende da tante cose che non sono solamente professionali, ma anche esistenziali, è difficile darsi una data. Io poi sinceramente non ho questa ambizione disperata di andare in video, ho tanto altro nella mia vita”.

  • In sostanza Paolo Bonolis potremmo non vederlo molto presto in video dopo questa stagione tv, almeno fino al prossimo febbraio alla guida del Festival di Sanremo 2025 ?

“Ce stai a provà…(ride, ndr). Non lo so proprio. Mercoledi finisco i miei impegni quotidiani. Poi mi prendo un periodo nel quale mi faccio gli affari miei. Poi una volta che porterò a compimento le promesse che ho fatto, penserò al mio futuro, prima di tutto quello interiore e poi quello esteriore”

  • L’impegno quotidiano con il preserale forse in questo senso diventa difficile da sostenere

“No, non credo. Il preserale è un oasi di serenità emotiva che non richiede poi cosi tanto tempo. Ti occupa circa tre mesi di lavoro l’anno, quindi neppure tantissimo. Più che altro perchè arriverebbe al quattordicesimo anno”.

  • Chiudo con due domande secche. La prima: Avanti un altro e Ciao Darwin hanno un futuro secondo te, indipendentemente da tutto?

“Secondo me Avanti un altro si, Ciao Darwin no”.

  • Seconda: Ti è piaciuto il Festival di Sanremo e hai un’idea per un eventuale tuo Sanremo 2025?

“Non ho visto molto per motivi di famiglia. Ho visto poche cose. Ha fatto ottimi ascolti, anche se è difficile paragonare gli ascolti di oggi con quelli degli anni passati, essendo cambiate nel frattempo, come è naturale che sia, molte cose, sia nel campo della platea televisiva, che nel fatto tecnologico della fruizione del prodotto. A parte la straordinaria bravura e frizzantezza di Fiorello, permettimi di fare i miei complimenti al direttore della fotografia Mario Catapano e a Gaetano Castelli con la figlia Maria Chiara che hanno fatto una scenografia fantastica. Complimenti anche alla regia di Stefano Vicario. Amadeus ha fatto sicuramente un ottimo lavoro visti i risultati e la qualità che da tutti è stata apprezzata, quindi tanto di capello”.

  • E un’idea tua per un prossimo Festival ce l’hai nella testa?

“Non ho nessuna idea perchè non ha senso che ce l’abbia, Non mi è stato chiesto di farlo, quindi che ci penso a fare?”

  • Quindi arrivando al succo: “di doman non c’è certezza” ?

“Quant’è bella giovinezza che si fugge tutta via, amico mio! Che detto da uno di sessantatré anni può risultare anche imbarazzante (ride, ndr).”

Insomma Paolo Bonolis, dall’alto della sua esperienza professionale, per quanto i corteggiamenti nei suoi confronti siano serrati, ha le idee abbastanza chiare, oggi il suo più importante obbiettivo è la ricerca del suo personale Senso Della Vita.

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Scritto da Mariangela Ragno
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