Lulù Selassiè sul caso Bortuzzo: Ecco la mia verità

La vicenda che ha visto contrapposti Lulù Selassié e il suo ex fidanzato, il nuotatore Manuel Bortuzzo, si arricchisce di un nuovo ed intenso capitolo. Dopo la condanna per stalking inflitta alla principessa, è lei stessa a rompere il silenzio e a offrire la sua versione dei fatti nel podcast “Seconda Vita” di Gabriele Parpiglia. Un racconto appassionato e dettagliato, in cui Lulù non solo nega con veemenza le accuse, ma ribalta la narrazione, dipingendo un quadro ben diverso della loro relazione post-rottura.

Le dichiarazioni di Lulù Selassiè

“Non ho mai fatto stalking a Manuel,” esordisce Lulù con fermezza, decisa a difendere la sua innocenza. La condanna di un anno e otto mesi, arrivata come un fulmine a ciel sereno, l’ha profondamente ferita e spinta a raccontare la sua verità. Secondo il suo racconto, i comportamenti che Manuel Bortuzzo ha definito “eccessivi” sarebbero stati fraintesi e decontestualizzati. Lulù non si sente colpevole e anzi, sottolinea come i suoi sentimenti per l’ex compagno siano radicalmente cambiati dopo l’intera vicenda.
A corroborare la sua tesi, le sorelle Jessica e Clarissa Selassiè sono scese in campo pubblicamente, postando presunte prove fotografiche di una relazione segreta e continuativa tra Lulù e Manuel anche dopo la rottura ufficiale. Un tentativo di smontare la versione del campione olimpico e di dimostrare come i loro legami fossero tutt’altro che interrotti unilateralmente da parte di Bortuzzo.

Il braccialetto elettronico

Lulù Selassiè costretta per dieci lunghi mesi a indossare il braccialetto elettronico, ha anche spiegato come la decisione di trasferirsi a Milano con le sorelle sia stata dettata da esigenze lavorative. E dalla volontà di creare una distanza fisica ulteriore da Manuel, nel tentativo di lasciarsi alle spalle una situazione diventata insostenibile.
Un punto cruciale del suo racconto riguarda la denuncia presentata da Bortuzzo. Lulù afferma che, al momento dell’atto, l’unica prova fornita dall’ex fidanzato sarebbe stato un bigliettino d’amore che lei gli aveva lasciato in hotel. Un elemento che, secondo la principessa, non configurerebbe in alcun modo l’accusa di stalking.

Il fantomatico viaggio in Portogallo

Ma il racconto di Lulù non si ferma qui. Con il supporto delle sorelle, in particolare di Clarissa, ripercorre il famoso episodio avvenuto in Portogallo, durante una competizione di Manuel. L’accusa sosteneva che Lulù Selassiè si fosse presentata a sorpresa nella sua stanza d’albergo e, a seguito di una discussione, lo avrebbe schiaffeggiato. Una ricostruzione che Lulù nega categoricamente. Al contrario, spiega di essere stata informata della gara dallo stesso Manuel e, nonostante la loro relazione fosse terminata da poche settimane, aveva deciso di volare in Portogallo con Clarissa per tentare un riavvicinamento, facendogli una sorpresa. In quell’occasione, ci sarebbe stato un confronto verbale, ma nessuna aggressione fisica.

Le prove di Lulù Selassiè

La Selassié insiste sul fatto di aver sentito e rivisto Bortuzzo diverse volte dopo la separazione, sostenendo di avere messaggi a riprova di ciò. Una dinamica che cozza frontalmente con l’immagine di un uomo perseguitato e spaventato. Lulù Selassiè, che nel frattempo ha rivelato di aver trovato un nuovo amore, confessa di aver vissuto un tosto crollo emotivo al momento della denuncia, incapace di comprendere le ragioni di una simile decisione da parte del suo ex fidanzato.
Ora, però, Lulù Selassié sembra determinata a combattere per dimostrare la sua innocenza. Le due sorelle continuano a sostenerla attivamente, convinte della sua buona fede. Dall’altra parte, Manuel Bortuzzo ha scelto la via del silenzio, preferendo prendersi del tempo per elaborare quanto accaduto. Un silenzio che, inevitabilmente, lascia spazio alle parole di Lulù. E lei con determinazione offre la sua verità.