Lulù Selassiè, caso stalking: Tra cambiamenti fisici e rifiuti di ex amici

La favola si è trasformata in un incubo giudiziario per Lulù Selassiè, l’ex concorrente del Grande Fratello Vip la cui luce sembrava destinata a brillare nel panorama televisivo. Invece, il suo nome torna a far parlare di sé per una vicenda oscura e dolorosa: la condanna a un anno e otto mesi per stalking ai danni dell’ex fidanzato Manuel Bortuzzo. Ma Lulù non ci sta, si proclama innocente e usa ogni mezzo a sua disposizione per gridare al mondo la sua verità,

“Assenza di Prove”: Il ricorso di Lulù Selassiè

La sentenza del Gup di Roma è stata un fulmine a ciel sereno, scatenando un’ondata di reazioni contrastanti. Ma Lulù Selassiè non intende arrendersi. Il suo avvocato, Edoardo Albertario, ha tuonato nel programma 100 x 100 Parpiglia, parlando di “totale assenza di materiale probatorio” e di un’indagine frettolosa, condotta in un solo mese. Un’accusa pesante che mette in discussione la solidità delle prove presentate contro la giovane.
Le parole del legale aprono una finestra inquietante su come un tema così delicato come lo stalking venga affrontato, soprattutto quando a essere coinvolti sono personaggi pubblici, le cui vite sono costantemente sotto la lente d’ingrandimento. La decisione di presentare ricorso contro la sentenza è un segnale chiaro della determinazione di Lulù a difendere la propria innocenza e a ribaltare un verdetto che le ha sconvolto l’esistenza.

Il viso sofferente di Lulù Selassiè dietro lo schermo social

In queste ore, a catturare l’attenzione del web è stata una foto condivisa da Lulù su Instagram. Un’immagine che parla più di mille parole. Infatti il suo volto appare visibilmente dimagrito e segnato, quasi a testimoniare il peso di un anno vissuto tra stress, isolamento e la costante presenza del braccialetto elettronico. Il suo corpo, in questo caso, si fa portavoce di un malessere profondo, una sofferenza che lei stessa non esita a raccontare.
Tuttavia, questa costante esposizione mediatica, unita alla narrazione della sua fragilità, sta sollevando un’onda di dubbi e polemiche. Il confine tra la richiesta di empatia e la spettacolarizzazione del dolore è sottile, e il rischio che questa strategia comunicativa si ritorca contro di lei è sempre più concreto. Quando la sofferenza diventa “show”, la genuinità del messaggio rischia di perdersi.

Le rivelazioni di Jessica e i “tradimenti” Vip

In questo momento difficile, Lulù non è sola. Al suo fianco ci sono le sue sorelle, Jessica e Clarissa. Con lei loro hanno condiviso con lei non solo l’esperienza del Grande Fratello Vip, ma anche il peso di questa vicenda giudiziaria. Recentemente, le tre sorelle sono state ospiti del podcast di Gabriele Parpiglia, dove Jessica, la vincitrice del reality, ha lanciato accuse pesanti: “Sono stata abbandonata da persone che consideravo amiche“.
Un’amara constatazione che trova riscontro in una rivelazione ancora più specifica. Contenuta nella newsletter a pagamento di Parpiglia. Tra i nomi degli “amici perduti” figurerebbero l’ex manager delle sorelle e persino Aldo Montano. Con il quale le Selassiè avevano stretto un legame durante il reality. Un quadro di isolamento e di delusioni che si aggiunge al fardello della condanna.
In questo intricato labirinto di rapporti interrotti e silenzi assordanti, emerge anche un dettaglio che ha del curioso: il matrimonio imminente tra Gianmaria Antinolfi e Federica Calemme. La coppia avrebbe esteso l’invito anche alle sorelle Selassiè. Ma la presenza di Manuel Bortuzzo tra gli ospiti rischia di trasformare la celebrazione in un potenziale campo di battaglia emotiva.

La salute mentale di Lulù Selassiè: Un anno difficile

La preoccupazione maggiore riguarda lo stato d’animo di Lulù Selassiè. Il suo stesso legale ha ammesso: “Sicuramente non sta bene, perché il dispositivo d’udienza è la parte finale di un percorso che inizia un anno fa“. Un anno segnato da un isolamento forzato, dal peso dei giudizi pubblici e dalla costante presenza del braccialetto elettronico. Un dispositivo che ha inevitabilmente compromesso non solo la sua carriera professionale, ma anche la sua serenità interiore.
Mentre Lulù continua a raccontare la sua versione dei fatti, cercando di farsi scudo con la sua verità mediatica, Manuel Bortuzzo ha scelto la via del silenzio. Nessuna intervista, nessuna replica pubblica. Un silenzio che, in questo scenario carico di tensione, risuona tanto quanto le parole. La battaglia di Lulù Selassiè è tutt’altro che finita. Il ricorso contro la sentenza rappresenta solo il prossimo capitolo di una storia complessa e dolorosa, che continua a tenere il pubblico con il fiato sospeso.