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LiberEco: L’agghiacciate storia di Marzia Capezzuti, uccisa dall’avidità umana (Video Scarlett Noir)

Nel tranquillo comune di Pontecagnano, in provincia di Salerno, una vicenda agghiacciante ha scosso la comunità e gettato luce sull’oscurità dell’animo umano. La storia di Marzia Capezzuti è un racconto di terrore che ha destato orrore e sgomento. Torturata, sequestrata, picchiata e infine uccisa da Barbara Vacchiano, che era la sorella del suo ex fidanzato, dal compagno di Barbara e dal figlio minorenne della donna, tutto per il denaro della pensione di invalidità di Marzia. Questa tragica vicenda ha gettato una lunga ombra sulla piccola città di Pontecagnano.

La vita di Marzia

Marzia Capezzuti, una ragazza di 29 anni, ha trascorso gran parte della sua vita con una disabilità che l’aveva resa percettrice di una pensione di invalidità. La sua esistenza era costellata da dolori fisici e limitazioni, ma nonostante ciò, aveva trovato la forza di affrontare le avversità con coraggio e determinazione. Nel 2017 si fidanza con Alessandro Vacchiano, fratello della sua aguzzina, Barbara, ed i due vanno a vivere a casa della donna.

Difatti Marzia aveva l’obbligo da parte dei servizi sociali di non poter vivere da sola, ma purtroppo Alessandro nel 2019 muore per overdose, e la ragazza resta a vivere con Barbara e la sua famiglia, cadendo in questo modo nelle mani di queste persone che la hanno resa schiava per anni.

Barbara Vacchiano e la sua famiglia, avevano architettato un piano per impossessarsi della unica fonte di sostentamento di Marzia: la pensione di invalidità. I mesi successivi sono stati un incubo di abusi fisici e psicologici, costringendo Marzia a vivere in una costante paura, e senza un soldo, in quanto solo la Vacchiano ed il compagno avevano accesso al conto bancario di Marzia.

L’omicidio

Giovane “fragile e vulnerabile”, come la descrivono i pm, Marzia ha vissuto anni di inferno prima di essere ammazzata il 7 marzo del 2022 in un casolare di Montercorvino Pugliano e ritrovata dopo mesi, il 25 ottobre dello stesso anno. Un cadavere irriconoscibile a causa delle violenze subite e degli oltre sette mesi di distanza dal decesso. Cadavere identificato grazie a un frammento del palmo della mano e a un dente ritrovato sul luogo del delitto. Capezzutti sarebbe stata uccisa per la pensione di invalidità che percepiva e perché sarebbe stata ritenuta responsabile della morte prematura del fidanzato Alessandro, fratello di Mariabarbara Vacchiano, anche se l’autopsia aveva stabilito fosse morto per overdose, e non come sosteneva la sorella, a causa della povera Marzia.

Barbara Vacchiano, il compagno Damiano Noschese, ed il figlio minorenne della donna sono stati arrestati con l’accusa di violenze ed omicidio, ad oggi in attesa di processo.

La morte di Marzia ha scosso la comunità di Pontecagnano e ha portato all’arresto dei colpevoli. Questo terribile evento ha sollevato domande sulla sicurezza delle persone vulnerabili e sulla necessità di fornire adeguato sostegno e protezione a coloro che ne hanno bisogno.

In conclusione, la tragedia di Marzia Capezzuti rimarrà nella memoria di Pontecagnano come un oscuro capitolo di violenza e ingiustizia. È un ricordo doloroso che richiama l’importanza di proteggere le persone vulnerabili e di garantire che la giustizia prevalga in ogni circostanza. La sua storia è un ammonimento che il male esiste, ma la società deve unirsi per combatterlo e assicurarsi che non trovi mai più terreno fertile.

Ho raccontato la storia di Marzia in maniera dettagliata nel mio canale Youtube che si occupa di True Crime: Scarlett Noir, se avete piacere di vederlo vi allego il link al video:


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Giuseppe Currado
Giuseppe Currado
E' un imprenditore e speaker radiofonico con anni di esperienza maturata in diversi settori, specializzandosi in particolare nell’ambito editoriale e nella sicurezza sul lavoro. Fondatore e proprietario di noti portali come MondoTV24, Spazio Wrestling e Spazio Calcio 24 e Recensiamo Musica, ha saputo distinguersi per la sua visione imprenditoriale innovativa. Grande appassionato del Festival di Sanremo, ha partecipato per anni alla manifestazione nella Sala Stampa Lucio Dalla, prendendo parte alle votazioni ufficiali delle canzoni in gara. È inoltre legale rappresentante di AGF Editore, consolidando ulteriormente il suo ruolo nel mondo editoriale italiano.

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