12. Non fare la pu***na

Dodicesima traccia dell’album Mr. Simpatia, il brano è una dura critica all’intero ambiente dell’hip-hop italiano dell’epoca. Fibra accusa i colleghi di essere monotoni da tempo e di contribuire poco nello sviluppo del genere, che all’epoca aveva ancora un pubblico ristretto ed era perciò underground. Oltretutto, sottolinea come per lui sia difficile affermarsi in questo mondo, in cui per fare successo devi essere pronto a venderti diventando appunto una “prostituta” manovrata dal sistema.

11. Applausi per Fibra

Il suo primo grande successo commerciale. Correva l’anno 2006 e le radio degli italiani vennero invase dal ritornello di questo pezzo, che effettivamente era molto orecchiabile. Ma a parte la bella musicalità del ritornello, la canzone va analizzata soprattutto per il suo contenuto. “Applausi per Fibra” non è solamente un’autocelebrazione, ma è una descrizione del turbolento passato di Fibra che, nonostante le varie difficoltà in ambito personale e professionale, è riuscito comunque a “sfondare” e a realizzare i propri sogni.

10. Nessun Aiuto/Ringrazio

Al numero 10 abbiamo questi due brani che, quando uscirono tre anni fa, fecero molto scalpore. Questo perché i rapporti tra Fibra, il fratello Nesli e la madre non sono ottimi. Il rapper di Senigallia lo ha sempre fatto capire sin dall’inizio della propria carriera, dedicando qualche strofa a riguardo già a tempi di Mr. Simpatia. Ma prima del 2017, anno di uscita dell’album Fenomeno, non si era mai rivolto a loro direttamente. In “Nessun Aiuto” Fibra parla del suo rapporto col fratello e di come quest’ultimo abbia rinnegato i lavori iniziali effettuati insieme. Inoltre, in questo pezzo vengono accennati anche i cattivi rapporti con la madre e con la famiglia, che vengono poi ripresi soprattutto in “Ringrazio”. Qui emerge un lato inedito del rapper, che interpreta il brano lasciando trasparire sentimenti abbastanza contrastanti: un misto di rabbia e commozione che rendono la canzone come una delle più drammatiche del suo repertorio

9. Mal di stomaco

Quarta traccia dell’album Tradimento e altro successo commerciale non indifferente, “Mal di stomaco” è una canzone in cui vengono presi in considerazione molti aspetti negativi dell’Italia dell’epoca. Fibra cita molti fatti di cronaca, come gli attentati in Egitto (meta gettonata dagli italiani) nel 2005 o il terremoto a San Giuliano di Puglia, dove in una scuola persero la vita 30 bambini. Inoltre, sono citate altre situazioni tipiche del nostro Paese, come la difficoltà dei laureati di trovare lavoro e gli incidenti stradali sempre più frequenti a causa di distrazioni banali. È proprio per questo motivo che nel ritornello canta: “Ho voglia di sfogarmi, capitemi / non mi passa il mal di stomaco, certi fatti mi danno al vomito.”

8. Rap in vena

Altra perla di Mr. Simpatia, “Rap in vena” è un brano in cui Fibra si sfoga contro il suo lavoro, che lo rende sempre più paranoico e scontento. Vengono, infatti, descritte le tipiche situazioni che deve affrontare chi lavora in ufficio, dal difficile rapporto con il proprio capo e con i colleghi alla speranza che tutto ciò possa finire prima possibile, perché Fibra nella sua testa desidera fare un solo “lavoro”: il rapper. Inoltre, a testimonianza di tutto ciò, nell’opuscolo dell’album erano scritte le seguenti parole:” Rap In Vena è dedicata agli stronzi che mi hanno mandato giù di testa in ufficio, dovete morire”.

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7. Alla fine di tutto questo

Una canzone molto riflessiva e dal ritmo malinconico, essa parla di quello che potrebbe essere se la notorietà dovesse, un giorno, venir meno e fa parte dell’album “Chi vuole essere Fabri Fibra?”. Qui, l’artista si relaziona con il proprio successo e quasi non se ne capacita. Inoltre, abbiamo una critica particolare al mondo dello spettacolo, accusato di ipocrisia e falsi sorrisi.

6. Nuovi stili d’insonnia

Quattordicesimo estratto di Turbe giovanili, il primo album in studio di Fibra, la canzone parla della relazione che lo stesso rapper ebbe con una ragazza che, però, sembrava non ricambiare. Il titolo (geniale) è ripreso nel ritornello, dove viene specificato che questo rapporto complicato è la causa principale dell’insonnia di Fibra, il quale si domanda se, dall’altro canto, anche la ragazza che ama prova quello che sta provando lui.

5. Amnesia

Abbiamo già detto che tra le tante tematiche che vengono affrontate da Fibra nelle sue canzoni è il suo rapporto con la notorietà. In questo pezzo, estratto dall’album Squallor, abbiamo una perfetta visione di tutto ciò, a partire dal ritornello e da quella richiesta che viene fatta ad un ipotetico fan: “Do not forget me” (non dimenticarmi). Questo appunto perché il successo dura sempre molto poco e, spesso, il vero talento non viene mai preso in considerazione da chi di dovere. Da sottolineare la terza strofa, in cui il rapper fa capire come sia cambiato il giudizio degli altri nei suoi confronti, prima e dopo il successo. A nostro parere, uno dei suoi brani più sottovalutati

4. Mr. Simpatia

Una vera e propria coltellata sulla schiena della Chiesa cattolica, del Vaticano e dello Stato. “Mr. Simpatia”, 15esimo brano dell’omonimo album, suscitò non poche polemiche alla sua pubblicazione. Il testo del brano è un attacco totale al sistema religioso e al modo con cui esso comunica con i fedeli i quali, secondo il rapper di Senigallia, sono schiavi del cosiddetto “pensiero unico”. Nella seconda strofa, lo sfogo di Fibra è ancora più ampio, criticando in generale l’Italia, definito come un Paese bigotto e razzista, e i propri mezzi d’informazione, volte sempre a manipolare l’opinione dell’ascoltatore e a servire i “potenti” di turno.

3. Potevi essere tu

Il suo pezzo più inquietante, senza dubbio. Questo brano è stato ispirato dall’omicidio del piccolo Tommaso Onofri, avvenuto a Parma il 2 marzo 2006. Il rapper di Senigallia, in particolare nella prima strofa, impersona la vittima descrivendo il delitto e chiedendosi il movente degli assassini. In più, si fa riferimento ad altre situazioni legate all’omicidio come la scritta “Ne hai abbastanza” apparsa nei pressi di casa Onofri qualche giorno dopo il fatto oppure le false accuse nei confronti del padre. Una delle poche canzoni di Fibra che parlano esclusivamente di un fatto di cronaca.

2. Dalla A alla Z

Capolavoro di metrica assoluto, questo pezzo, estratto dall’album del 2002 Turbe giovanili, descrive i principali problemi della società dell’epoca raggruppandoli in ordine alfabetico, dalla A alla Z appunto. Molte sono le citazioni degne di nota in questo testo, in cui si fa riferimento ai fatti del G8 a Genova del 2001, ai bombardamenti e alle “guerre di religioni” che caratterizzarono particolarmente l’inizio del nuovo millennio. Nel ritornello Fibra canta “Dalla A alla Z è l’uomo che prega Iddio / nonostante il demonio in noi si fa il suo duomo” spiegando come, a suo parere, l’uomo cerchi rifugio nella religione e in Dio nei momenti di difficoltà anche se, spesso, è dominato da demoni e da impulsi diabolici.

1. Momenti no

Nella sua vita ne ha avuti tantissimi, di momenti no. Proprio per questo motivo, il titolo di questo brano calza a pennello con tutte le difficoltà che Fibra ha dovuto affrontare fino a quel momento. Il pezzo è molto introspettivo, cupo e lento e fa capire all’ascoltatore tutto il disagio che l’artista ha provato e continua a provare in determinate situazioni. Momenti di rabbia e odio, delusioni amorose, difficoltà a relazionarsi e problemi in famiglia sono i principali temi trattati in questo pezzo. Tutti questi fattori fanno sì che il subconscio del rapper vorrebbe porre fine alla propria esistenza, perché appunto non riesce a sopportare tutte queste difficoltà. A mani basse, la sua canzone migliore