La Amoroso incanta San Siro, in 42.000 per urlare “Alessandra sei grande”

di Giuseppe Scuccimarri

Pubblicato il 2022-07-14

All’inizio l’emozione c’è e si vede, ma non potrebbe essere altrimenti, sono tanti i motivi che spezzerebbero le gambe in una occasione come questa, il ritorno con il pubblico dal vivo dopo gli anni oscuri della pandemia, il suo concerto numero 200 e i 42.000 che sono accorsi a San Siro per rivedere dal vivo …

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All’inizio l’emozione c’è e si vede, ma non potrebbe essere altrimenti, sono tanti i motivi che spezzerebbero le gambe in una occasione come questa, il ritorno con il pubblico dal vivo dopo gli anni oscuri della pandemia, il suo concerto numero 200 e i 42.000 che sono accorsi a San Siro per rivedere dal vivo Alessandra Amoroso. E lei come al solito non delude, ha organizzato un concerto che è uno show, due ore e passa di musica dove l’artista non si risparmia, canta, balla, coinvolge il pubblico attorniata dal corpo di ballo, ben 90 elementi, un esercito sapientemente orchestrato da una signora coreografa come Veronica Peparini.

Si parte con l’omaggio ai lavoratori dello spettacolo, una delle categorie più colpite dallo stop forzato dei concerti, tante casse grigie di quelle che si usano per riporre cavi e apparecchiature vengono portate sul palco, sono quelle stesse casse con cui i lavoratori dei concerti hanno protestato in piazza per la poca attenzione ricevuta dal Governo rispetto ad altre categorie. Quelle casse questa sera dalla piazza sono tornate sul palco, i ballerini le hanno usate per la loro coreografia, per sbattere sopra le mani al tempo di “Forza e coraggio”. La voce è quella della tigre, potente come non mai e quando si riscalda la ragazza di Galatina comincia a mangiarsi il palco e a suscitare emozioni, c’è chi tra il pubblico non riesce a trattenere le lacrime quando Alessandra urla dal palco “Voglio portarvi nel mio mondo”. Un mondo composto oltre che dai succitati 90 ballerini, da un’orchestra dal vivo, da megaschermi e ben 6 cambi d’abito per un pop show da brividi.

“Ale Ale Ale“, “Buongiorno” quest’ultima cantata con l’ausilio di una coreografia bellissima e poi “Dardust” e qui anche una tigre come lei si emoziona, si rivolge a tutte le donne: “Mi dicevano che non ce l’avrei fatta. Lo dico alle donne, non date la possibilità a nessuno di farvi sentire sbagliate”. Dopodichè arriva il momento di issarsi su una piattaforma e passare innalzandosi sulle teste del pubblico, il bagno di folla tanto atteso, Alessandra non riesce a non piangere chiede un fazzoletto, torna verso il palco sulle note di “Immobile”. La festa continua con “A tre passi da te”, “Mambo salentino” e ” Karaoke” poi “Vivere a colori”, il pubblico canta, si emoziona, salta, cerca di seguire il ritmo dei ballerini, arriva il momento dei bis, “Piuma”, “Sorriso grande” e la ultima hit “Camera 209”.

Tutto Accade a San Siro” è il nome che Alessandra Amoroso ha dato all’evento, una grande festa di musica per rifare tutto quello che non si poteva…

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Giuseppe Scuccimarri

Giuseppe Scuccimarri, classe 1969, esperto di televisione e cronaca rosa con interessi anche per l'attualità e la politica nazionale e internazionale. Autore della commedia "Il delitto di Lord Arthur Savile" (2002) e del musical "La vita è una splendida canzone" (2014), ghostwriter per diversi autori e paroliere, amante della scrittura e della letteratura italiana e straniera.

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