Cosa serve a un giovane che vuole intraprendere un percorso nel mondo dello spettacolo ? Innanzitutto un buon manager che riesca a valorizzarlo e che sappia trarne il meglio, ma soprattutto che non lo illuda. Ilaria Bussadori è una delle manager più apprezzate, una carriera rapidissima la sua, in sei anni di attività è riuscita a scoprire talenti e a valorizzarne altri, una eccezione tra tanti colleghi che hanno avuto bisogno di più tempo per affermarsi. Tra i posizionamenti dei suoi talent si possono annoverare Claudio Guerrini a Celebrity Chef, Alessandra Pierelli a Verissimo, Luca Vetrone a L’Isola dei Famosi, Max Bertolani a Pomeriggio Cinque e tanti altri.
La abbiamo incontrata per parlare della televisione di oggi, di quelle che devono essere le caratteristiche per poter ambire al giorno d’oggi a un posto davanti alle telecamere, ci ha risposto con la schiettezza tutta romana che la contraddistingue, quella stessa onestà intellettuale con cui analizza i giovani che bussano alla sua porta e a cui non sempre dice di sì. Il suo motto è meglio avere già in testa dove poter utilizzare la persona che hai di fronte, per non illudere e non far perdere tempo a nessuno.
La prima domanda è su di lei e sulla grande passione per il suo lavoro nonchè la grande capacità di intuire da subito le capacità e la resa televisiva dei suoi assistiti, come è nata la decisione di lavorare nel mondo dello spettacolo ?
In un mondo dello spettacolo in cui chi fa il suo lavoro, spesse volte tende a prendere tutto, lei è molto selettiva ci sono delle caratteristiche particolari che devono avere i suoi talent o a prescindere devono colpirla per qualcosa?
La prima caratteristica l’umiltà. La seconda riguarda me: devo innamorarmi del talent! Per colpirmi deve bucare lo schermo o essere un fuori classe da qualche punto di vista.
Ilaria lei è anche una talent scout, è riuscita ad individuare volti televisivi da lanciare anche incrociandone casualmente il profilo sul web, c’è qualcuno che lei considera un pò una sua creatura artistica?
Beh si, Luca Vetrone, il 2° classificato all’ Isola dei Famosi 2023
I reality possono rappresentare a suo avviso un limite per un’ artista ? Fino a qualche anno fa si rischiava di rimanere inglobati in un determinato clichè partecipandovi, lei pensa che le cose siano cambiate o avverte ancora un certo snobismo da parte delle produzioni verso chi proviene da quel genere di esperienza?
Lo snobismo c’è da qualche anno. Prima erano un trampolino di lancio non indifferente i reality show. Ma più che i reality, sono state le trasmissioni a seguire a creare un’ immagine negativa intorno al personaggio che usciva dal reality. Perché il vero trash si creava nei salotti televisivi. Oggi sta un po cambiando questa cosa. Dipende sempre dal percorso che fai comunque e da chi sei.
Cosa consiglierebbe a un giovane che voglia intraprendere un percorso artistico?
Innanzi tutto di fare un’ obiettiva analisi su se stesso senza paragonarsi con nessuno e poi se si riscontrano o vengono riscontrati reali talenti , cercare in tutti i modi di proporsi nei vari casting e/o di trovare un agente, anzi, farsi trovare.
Fino a poco tempo fa volti del web sono approdati in televisione, parliamo di TikToker o influencer, adesso sembra essersi instaurato il percorso inverso, si cercano volti che non abbiano troppa esposizione, non più dal web alla televisione, ma il contrario, lei reputa reale questa tendenza o solo un pretesto per le produzioni per non rimanere confinate in determinati clichè?
È solo frutto del grande caos scatenato dall’ ultima edizione del Grande Fratello Vip, se notiamo infatti l’ultima edizione dell’ Isola dei Famosi invece ha avuto nel cast diversi influencer o star del web da Luca Vetrone ad Helena Prestess a Gianmaria Sainato.
Aiutiamo qualche ragazzo che vuole entrare nel mondo dello spettacolo, sta cercando qualche talent con qualche caratteristica in particolare in questo momento ?
Funzionano sempre persone con energia e carisma. Io amo gestire donne e uomini con un notevole aspetto estetico perché ho il culto della bellezza, mi piace che la televisione torni a essere il tempio della bellezza come lo era fino a 15/20 anni fa. Il pubblico deve potersi rifare gli occhi quando guarda un programma televisivo e da anni questo fenomeno sta scarseggiando.
Quali sono le caratteristiche a suo avviso che un giovane dovrebbe cercare in un manager ? Da cosa si può intuire se il professionista sia veramente interessato a un percorso lavorativo da costruire o tenda semplicemente a ingrandire la sua squadra?
Innanzitutto che non faccia promesse di nessun tipo. Che non chieda provvigioni fuori mercato, il 20 % è il tetto massimo e che non chieda soldi per fare nulla. Mi permetto anche di suggerire di diffidare da chi fa fare shooting iniziali, anche gratuiti, a parte casi specifici, non servono a niente e vengono fatti solo per dare l’idea al talent che qualcosa si sta facendo, quando in realtà non si sta facendo nulla.
Controllare sul web profili instagram e se ci sono, articoli. Purtroppo da neofiti è difficile accorgersi di chi è bravo e chi no, bisogna solo sperimentare, non esiste passaparola esterno purtroppo.
Quale è stata fino ad ora la sua più grande soddisfazione professionale e quale la delusione più cocente ?
Beh aver individuato sul web un ragazzo, aver visto in lui del potenziale ed essere riuscita a farlo conoscere al pubblico e poi esser riuscita a dare la conduzione di un programma televisivo su rete importante a un talent che lo aspettava da anni, ottimo professionista. La più cocente, lo è tutte le volte che un talent non è riconoscente.
E’ un periodo un pò particolare per le reti generaliste, da un lato la Rai e la cosiddetta “TeleMeloni” dall’altro Mediaset con l’introduzione delle tanto discusse linee guida, lo reputa uno stratagemma per far lavorare solo “chi dicono loro”? Sembra che il pubblico stia scappando dalle generaliste verso le piattaforme perchè indispettito da quelle che sembrano imposizioni
Eh un po si, è uno stratagemma. Sia per far lavorare chi preferiscono e sia per non far lavorare chi non preferiscono. Ma ci sta. Ma si poteva fare anche senza linee guida.
Per finire quale è l’augurio più grande che fai ai suoi talent ?
Di credere in se stessi, di non scoraggiarsi ed essere sempre pronti ad osare un po. Quello che non succede in una vita, succede in un giorno.
