Il Codacons contro “Mille”: “Fa pubblicità occulta alla Coca Cola”

di Giuseppe Scuccimarri

Pubblicato il 2021-09-05

“Mille” è uno dei fenomeni discografici di questa estate 2021, il singolo ha vinto 4 dischi di platino e ha più di 60milioni di visualizzazioni, sarà per il brano originale e orecchiabile sarà per il trio di cantanti, Fedez, Achille Lauro e Orietta Berti che dà al singolo un tocco di originalità, il brano è …

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“Mille” è uno dei fenomeni discografici di questa estate 2021, il singolo ha vinto 4 dischi di platino e ha più di 60milioni di visualizzazioni, sarà per il brano originale e orecchiabile sarà per il trio di cantanti, Fedez, Achille Lauro e Orietta Berti che dà al singolo un tocco di originalità, il brano è stato il più ascoltato per radio e scaricato, un tripudio di consensi a parte della contestazione del Codacons.

Da sempre in contraddittorio con il marito di Chiara Ferragni, l’Organismo di Controllo dei Consumatori questa volta se la è presa con un passaggio del singolo in cui è citata la Coca Cola citando interpreti e autori per pubblicità occulta, in quanto da nessuna parte è comunicato che nel singolo ci sono riferimenti a prodotti commerciali.

Dispetto? Voglia di calcare la mano da parte del Codacons? Fatto sta che i tre cantanti potrebbero subire un provvidimento pari a 5milioni di euro. Lasciando stare il ruolo di controllo che certi Organismi dovrebbero avere, viene spontaneo chiedersi se sia il caso attaccarsi alla pubblicità occulta per un brano che sta dando linfa alla discografia. E poi davvero la Coca Cola avrebbe bisogno di Fedez per vendere? La protesta sembra veramente too much, tanto da fare pensare che il Codacons potrebbe dedicarsi a questioni più importanti, che a un riferimento commerciale in un singolo in testa alle vendite. Verrebbe da dire “anche meno”…

Fedez e i suoi compagni di avventura non si sono ancora espressi in merito, ci sarà risposta? Staremo a vedere.

 

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Giuseppe Scuccimarri

Giuseppe Scuccimarri, classe 1969, esperto di televisione e cronaca rosa con interessi anche per l'attualità e la politica nazionale e internazionale. Autore della commedia "Il delitto di Lord Arthur Savile" (2002) e del musical "La vita è una splendida canzone" (2014), ghostwriter per diversi autori e paroliere, amante della scrittura e della letteratura italiana e straniera.

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