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Grande Fratello, Perla Vatiero è la vincitrice, seconda Beatrice Luzzi

Lo ripetevamo da settimane, Beatrice Luzzi non avrebbe mai potuto diventare la regina di questa edizione del Grande Fratello, o almeno la regina ufficiale perchè l’ex attrice di Vivere è stata la protagonista assoluta, ha portato in TV l’immagine di una donna risoluta, intelligente, moderna, ha mietuto innumerevoli consensi, ma al momento di compiere il salto decisivo è stata frenata da quello che è il pubblico medio che segue il reality, figlio del gossip e della D’Urso, prevalentemente poco acculturato e a cui le storie d’amore seppur costruite a tavolino piacciono assai.

PERLA VATIERO PERSONIFICAZIONE DEL PUBBLICO CHE SEGUE IL REALITY

Perla Vatiero, la vincitrice, è la personificazione della maggior parte di coloro che seguono la live h24 in quanto unica distrazione che hanno, sarà stato entusiasmante rivedersi in una ragazza come loro, che a malapena riesce a coniugare i verbi e quando si avventura nei congiuntivi i bookmakers sanno già che incasseranno centinaia di euro. Il Grande Fratello non è cultura, il reality non è neanche vita reale, ma un programma che durando 6 mesi crea dipendenza in chi guarda proiettandolo in una realtà parallela.

Perla Vatiero rappresenta ciò che gli autori e conduttore cercavano all’inizio, una vittoria che esulasse dalle precedenti edizioni, un trionfo che esaltasse una persona comune, meglio se ignorante, ancor meglio se con un passato difficile alle spalle e un amore nato dentro la casa che facesse sentire lo spettatore medio del reality affine al personaggio. Siamo convinti che Brunetti farà la fine dei fidanzati delle Miss una volta che vengono elette, un paio di ospitate e poi l’oblio.

NON E’ IL MESSAGGIO CHE CONTA MA LA SHIP

Dispiace per i concorrenti entrati a settembre che non hanno trovato espressione nella vittoria, dovendosi accontentare del secondo e terzo gradino del podio. Questa edizione ridotta, alla fine, di due settimane per assenza di contenuti, conferma che non è il messaggio che conta, ma la ship, che al pubblico (e alla Buonamici) non è l’esempio di una donna forte a piacere, ma le dinamiche forzate di una ship.

LA VITTORIA DI DON ALFONSO

Si chiude un’edizione anonima e l’unico che ha vinto è Alfonso Signorini, la prossima stagione ci sarà ancora lui a condurre il carrozzone Mediaset, Don Alfonso, lo chiamiamo l’ultima volta così, ha dimostrato che è inutile combattere il trash se al pubblico quel trash piace da impazzire, il pubblico si lamenta di facciata ma poi commenta sui social diventando un tutt’uno con il personaggio che segue.

CI FERMIAMO QUI

Per quanto ci riguarda ci fermiamo qui, tre edizioni commentate possono bastare passiamo la mano e ci trasferiamo in altri lidi, con meno invidie, meno livori, in cui le donne intelligenti e con carattere vengono recepite come risorse e non come nemiche da combattere, vengono gratificate e non ignorate da poiane o segretarie. Nel nostro piccolo anche noi siamo Beatrice Luzzi, meglio arrivare secondi quando a vincere è l’ignoranza. Falò!

 


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Giuseppe Scuccimarri
Giuseppe Scuccimarri
Giuseppe Scuccimarri, classe 1969, esperto di televisione e cronaca rosa con interessi anche per l'attualità e la politica nazionale e internazionale. Autore della commedia "Il delitto di Lord Arthur Savile" (2002) e del musical "La vita è una splendida canzone" (2014), ghostwriter per diversi autori e paroliere, amante della scrittura e della letteratura italiana e straniera.

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