Grande Fratello, il tripudio di Ship mal tollera il rapporto madre e figlia, ma cosa si cela dietro le critiche?

Vi è stato un tempo in cui il Grande Fratello era catalogato come esperimento sociale di massa dove difetti e virtù erano l’unico comune denominatore che rendeva un inquilino degno di nota o meno.

I tempi sono oggettivamente cambiati e anche i metri di giudizio, figli di quel non sano spirito social di cui siamo ormai tutti figli e schiavi al contempo. Così, ciò che prima veniva definito come un valore aggiunto ora viene interpretato come segno d’immaturità o peggio di non “Essere degne” di partecipazione.

Le Ship unica virtù apprezzata al Grande Fratello

Oggi all’interno del reality in questione si fa cumulo di ship più o meno veritiere, portando alla mercificazione dei sentimenti esposti come merce di scambio per apparire al pubblico. Una sorta di arena dove i gladiatori sono gli inquilini più o meno virtuosi e i leoni o le tigri il pubblico che può soccombere alla loro storia oppure può eclissare completamente il partecipante.

Ma una domanda sorge spontanea? Dove sono finiti i valori che tanto richiediamo ma che molto spesso non apprezziamo?

Il rapporto madre e figlia tanto criticato al Grande Fratello

Ultimamente in casa, nonostante abbiano anche loro i punti oscuri, vi sono Maria Monsè e Perla Maria, madre e figlia che si supportano e spalleggiano come tutte le madri e le figlie potrebbero fare nella medesima situazione.

Eppure, nonostante sia un chiaro esempio spontaneo e vero, viene criticato, vessato e additato dall’intera casa proprio perché esistente. Addirittura una Pamela ha persino definita quasi non giusta la partecipazione di Perla Maria in quanto troppo piccola e inesperta per un reality.

Beh! Se il paragone è con se stessa capiamo molto bene che si parla di due mondi opposti dove una è una soubrette navigata in cerca dell’ennesima occasione e l’altra è una giovane donna che vuole solo vivere un’esperienza.

Ciò che fa però storcere il naso sono gli atteggiamenti e la mal tolleranza, il giudizio che ne deriva poi è ancora peggio: un rapporto vero e sincero tra madre e figlia come può essere criticato in favore di altri rapporti e altri modi di fare che vertono su tutto all’infuori della verità?

E’ ovvio Maria e Perla possono non essere accattivanti come la ship tra Lorenzo e Shaila o come i balletti di Pamela, ma chi da la convinzione che tutto questo piaccia al pubblico e sia questo realmente che i telespettatori vogliono come spettacolo?

Lo spettacolo circense

Più che un GF si è dinnanzi ad uno spettacolo circense dove autori e conduttore, come funamboli pronti al tracollo continuano il loro divagare sopra la fune in attesa dell’arrivo. Ciò che però, manca al Grande Fratello quest’anno più di qualsiasi altro anno è la spontanea inclinazione non soltanto della verità ma anche del far capo sempre e comunque a sentimenti non costruiti ma intensi e spesi in nome del cuore e non della telecamera.

Chissà se prima o poi quel senso di vero riuscirà ad essere scisso dal circo mediatico e dare finalmente voce al Reality? D’altronde dovrebbe essere proprio il Real a far capo a tutto… o no?

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