Grande Fratello, il crudele destino di un reality in declino.

Complici la nuova linea editoriale e un cast tutto da rivedere, quest’edizione del Grande Fratello tarda ad appassionare i telespettatori.

Alfonso Signorini fa appello a tutta la sua lungimiranza per poter palesare un interesse nei confronti delle storie che va a raccontare. Neanche le possibili storie d’amore, nate in favore d’ascolto, riescono a catturare un annoiato pubblico.

Si continua a puntare su una linea troppo “perbenista” e delle scelte stilistiche troppo lontane dai “valori” che certificano un reality.

Amore o strategia?

Le storie raccontate: la prima e l’unica degna di nota, quella tra Beatrice e Garibaldi, porta in tv una scissione tra ciò che la società maschilista ritiene giusto e ciò che in realtà significhi la parola Amore, la seconda quella tra Massimiliano e Heidi, fintamente costruita, riporta alla mente antichi ricordi, mal interpretati, di un GFVip passato, scene trite e ritrite, solo per dare linfa ad un programma che arranca di puntata in puntata.

Neanche la solita kermesse messa in scena da Giselda, povera ed ingenua montanara, serve per smorzare la pesantezza degli ascolti e dare una sterzata a questo collasso.

Le nomination

Le nomination, banali anche quelle, non emozionano e non portano nessun tipo di dinamica e ad averne la peggio sono: Rosy, Grecia e Beatrice Luzzi, ormai unica protagonista di questa edizione.

Si parla poi di Alex Schwazer e del suo costante impegno con gli allenamenti all’interno della casa. Ormai, per lui, unica fonte motivazionale per perdurare all’interno del programma.

Signorini, impietrito di fronte a questa disfatta, annuncia l’ingresso di nuovi concorrenti in maniera per niente casuale, primo piano e mani giunte, quasi a palesare una silente speranza in un imminente cambiamento.