Grande Fratello, Anita Mazzotta rifiuta la lettera del padre: “Non c’è stato per 26 anni”

Durante la tredicesima puntata del Grande Fratello, andata in onda lunedì 15 dicembre in prima serata su Canale 5, Anita Mazzotta è tornata a raccontare uno dei capitoli più delicati della sua vita: la perdita della madre e il rapporto mai esistito con il padre.

A introdurre il momento è stata Simona Ventura, che ha ricordato come Anita, dopo la scomparsa della madre, abbia scelto comunque di rientrare nella Casa: “Dopo la scomparsa di tua madre, hai avuto il coraggio di rientrare in casa, dove forse hai trovato un luogo, un gruppo di amici che ti ha protetto, no?”.

La gieffina ha risposto: “È vero e ho fatto la scelta giusta. E ovviamente quando sono rientrata ero incerta,ma  adesso posso dire con certezza che ho fatto la cosa giusta”.

La conversazione si è poi spostata sull’assenza del padre. Simona ha spiegato che l’uomo ha scritto una lettera per Anita, lasciando però a lei la totale libertà di decidere se ascoltarla o meno.

La decisione di Anita

La risposta di Anita è stata molto decisa:

“Allora, so che questa cosa molti non la capiranno, molti sì. Mio padre non c’è stato per 26 anni. Si è fatto vivo solamente quando ha saputo di quello che è successo, dicendomi che appunto era orgoglioso di me”.

La concorrente ha spiegato di aver costruito la propria identità anche grazie a quell’assenza, sottolineando il ruolo fondamentale di Vincent, l’uomo che considera il suo vero padre: “Io ad oggi ho un altro papà che si chiama Vincent, si è preso cura di me come fossi sua figlia”.

Anita ha poi chiarito perché ha scelto di non leggere la lettera:

“Una figlia ti ricordi di avercela dal giorno zero, non solamente quando la vedi in televisione. E io questa ferita della sua mancanza e della sua assenza l’ho curata. E io riaprire una ferita solamente per 20 secondi di gloria non mi va”

La ragazza ha poi spiegato cosa l’ha segnata di più: “Il rifiuto, perché io l’ho ricercato, gli ho chiesto aiuto perché appunto non potevamo permetterci determinate cose e ho ricevuto un ulteriore rifiuto. E adesso sono io a 26 anni a rifiutare lui”.

Infine, ha aggiunto:

“So che un genitore può sbagliare, so che nessuno nasce genitore, ma è volontà tua non conoscere tua figlia e sapere che c’è tua figlia e neanche mandarle un messaggio, né per gli auguri, nulla. So che tanti non accetteranno, non capiranno questa cosa, ma io so quello che ho passato e so il dolore che mi ha causato il suo rifiuto e so quanto in realtà mi andrebbe a causare leggendo questa lettera”