Giorgio Armani, dal 19 settembre, “Armani / Fiori.” Perché i fiori sono opere d’arte da cui trarre ispirazione.
Il libro di Giorgio Armani, in uscita il 19 settembre 2023, Armani / Fiori, è un omaggio al trionfo dell’estetica e della raffinatezza dei fiori che lo stilista, piacentino, ma milanese di adozione , trasferisce, con maestria, nei suoi abiti, nei suoi tessuti per mantenerne lo spirito e la classe.
Il volume è ricco di immagini e ricordi; protagonista è la natura che diventa elemento d’arredo: i fiori sono il simbolo più vicino che abbiamo, di cui possiamo ammirarne la bellezza nelle nostre case, negli uffici, nei locali, nei prati, nei parchi delle città, della testimonianza vivida, affascinante, misteriosa della perfezione della natura che ci circonda.
E Giorgio Armani è molto legato al ricordo dei fiori che sono fonte d’ispirazione per lui, per la sua moda, e per il suo design: i fiori, da elementi d’arredo, a protagonisti “vitali” e indiscussi.
Giorgio Armani ricorda i campi fioriti in cui si giocava da bambini e la meraviglia che provava alla vista dei primi boccioli dei fiori, a scandire l’inizio della primavera; in casa sua non era uso averne, a quei tempi, perché non erano una priorità.
Forse questo libro, per Giorgio Armani, è quel ricordo nostalgico, è un riappropriarsi di quella infanzia, di quella leggerezza, di quella bellezza per fissarla indelebilmente nella memoria e nelle sue opere d’arte.
In tanti dipinti famosi è protagonista la natura, ad esempio, nell’opera “Estate” (1573) di Giuseppe Arcimboldo (Milano, 1527; Milano 1593) ne abbiano una raffigurazione singolare nello stile neorealista.
Ancora un esempio di come la “natura” sia presente nell’arte, simbolicamente o per denotare uno “stato d’animo” lo abbiamo nel dipinto di Mary Cassatt (Pittsburg, Pennsylvania, 1844; Mesnil-Beaufresne 1926) “La cucitrice” (1880-82) in cui viene raffigurata una donna seduta su una sedia, intenta a cucire, in un momento di quiete, nella cornice luminosa e colorata di un giardino e circondata da dei fiori rossi, che sembrano dei gerani. Nonostante la Cassatt sia un’artista americana aveva abbracciato la corrente impressionista francese ed era amante delle xilografie giapponesi e con questa tecnica realizzò eccellenti stampe.
Un altro bellissimo dipinto “bicolore” in cui sono presenti i fiori, in questo caso, delle bellissime rose azzurre, è una particolare composizione di tre immagini della stessa donna mentre è in un giardino con una vista mozzafiato “Ritratto di Yvonne Lerolle” (1897) del pittore, seguace di Paul Gauguin, Maurice Denis (Granville, 1870; Parigi, 1943).
Di fiori di tratta, anzi sono i protagonisti, anche nella natura morta “Rose bianche e rosa” (1890) di Henry Fantin-Latour (Grenoble, 1830; Buré, 1904) in cui i colori vividi e brillanti di 7 rose recise spiccano sullo sfondo scuro; è meravigliosa la rappresentazione dei tantissimi petali creati con tanti spessi tocchi cromatici, che variano dal giallo al rosa tenui, che l’artista ha pennellato direttamente sulla tela. Il vaso sembra quasi non esserci perché “ton sur ton” con lo sfondo: tanto sono accurate e particolareggiate le rose, tanto sono rarefatti invece i contorni del vaso da farlo sembrare fumoso. L’artista iniziò ad esporre con gli impressionisti tra cui Édouard Manet.
Un altro dipinto, questa volta di un artista giapponese Tsugouhara Foujita (Tokio, 1886; Zurigo, 1968), è “Ragazza nel parco” (1957), dipinto quando l’artista aveva 71 anni, e rappresenta una fanciulla con un gattino in braccio, nel quadro pervade un senso di infantile innocenza e purezza: la bambina è ritratta in un bellissimo vasto bosco di betulle, dietro di lei, in lontananza, si intravede un grande tendone a strisce bianche e rosse, con intorno tanta gente, mentre lei è raffigurata in primo piano, che posa serena in piedi dentro un giardino di rose rosa e rosse, con indosso un romantico cappellino adornato di fiori rossi. Foujita, maestro del disegno, nato a Tokio si trasferì a Parigi nel 1913 e aderì a un sodalizio di artisti del quale faceva parte anche Marc Chagall.
Anche Paul Gauguin (Parigi, 1848; Tahiti, 1903) nel dipinto “Ragazza con il fiore” (1891) immortala la bellezza dei fiori sfruttandone il colore vivido arancione, e nella rappresentazione di un ritorno all’idea romantica e primitiva della natura utilizza, magistralmente, la forza dei colori complementari giallo/viola e rosso/verde. Nel quadro non esiste né profondità né prospettiva, i colori sono vividi per questo suo stile essenziale Paul Gauguin ha contribuito in misura sostanziale allo sviluppo dell’arte moderna.
Nel suo libro Noa Noa scrisse:
“Sono fuggito da tutto ciò che è artificio e convenzione. Qui entro nella Verità, divento tutt’uno con la natura.”
A Tahiti cercò di catturare l’impulsiva, istintiva immediatezza dell’arte primitiva. Citazione The Art Book Mondadori
Altri dipinti molto famosi e giustamente degni di nota sono: “Girasoli” (1888) di Vincent Van Gogh (Groot-Zundert, 1853; Auvers-sur-Oise, 1890). Il quadro raffigura 15 girasoli, alcuni appassiti, altri tronfi della loro bellezza; il dipinto è luminoso ed esplode di giallo in tutte le sue sfaccettature.
“Amante della natura e capace di trovare la bellezza nelle cose più semplici, Van Gogh dichiarava di voler dipingere un albero visto dalla finestra piuttosto che immagini di fantasia. Olandese di nascita, mise fine alla sua dolorosa esistenza il 29 luglio 1890 a Auvers-sur-Oise, in Francia.”
Citazione The Art Book Mondadori.
Un altro dipinto che è doveroso menzionare è “La stanza dei fiori.” (1894) di Childe Hassam (Boston, Massachusetts, 1859; New York, 1935). Nel dipinto è raffigurata una donna con un abito rosa che legge un libro adagiata pigramente su di un divano e la stanza, che fa da cornice, è colorata di quadri sulle pareti, di fiori gialli in primo piano vicini a una catasta di libri; nel quadro governa una confusione “artistica” e si intravede una finestra che mostra la vista esterna e le rigogliose fronde di un albero.
Altro dipinto meraviglioso è il “Giovane in un roseto” (1590) di Nicholas Hilliard (Hexeter, ca. 1547; Londra, 1619) il giovane posa, appoggiato al tronco di un albero, in vestiti molto signorili, con una camicia geometrica bianca e nera e con intarsi d’oro, dei leggins color carne, e con un mantello nero, la figura intera è circondata dalle foglie verdi di un roseto e tatticamente piccole rose rosa si contrappongono al mantello scuro con estrema eleganza.
Il motto:
“La lodata fedeltà è causa del mio soffrire.”
Inscritto in latino nella parte alta del ritratto, richiama i temi amorosi dei sonetti di Shakespeare.
Non è possibile non menzionare l’artista Sandro Botticelli (Firenze, 1445; Firenze, 1510) e “Allegoria della primavera” (1478 ca.) Nel particolare del dipinto una donna bionda con una coroncina decorata da fiori, indossa una collana di fiori, un vestito, colore carne, agghindato con fiori e tiene tra le braccia tantissimi fiori, camminando fiera a piedi nudi e sembra voler elargire questa bellezza incontaminata. Il dipinto è il capolavoro di Botticelli e una delle opere più famose del rinascimento italiano.
Il libro di Giorgio Armani è stato pensato nel 2000, i testi sono stati personalmente curati dallo stilista insieme a Harriet Quick, Dan Rubinstein e Renato Bruni.
“Armonia: è questo che mi suggerisce il mondo dei fiori. Armonia di forme e di colori, ma anche di natura e di cultura, di bellezza selvaggia e creatività. Un’unione assoluta di pensiero e di spontaneità, risolta in forme e in colori che toccano gli occhi come il cuore. Lavorare con i fiori, o intorno ai fiori, è appassionante, perché la creatività e la vitalità della natura vi splende in tutta la sua gloria, ispirando a sua volta la creatività umana. Mi piace l’idea di disciplinare l’esuberanza della botanica, lasciando però che quella esuberanza mi contamini. È sempre un dialogo, arricchente e pieno di sorprese.” Giorgio Armani.
Il nuovo libro “Armani / Fiori” è edito da Rizzoli, 192 pp a € 120,00. I proventi delle royalties verranno donati per i progetti di ForestaMI. Il lancio del libro sarà il 18/9 nello store Armani / Fiori di via Manzoni a Milano (su invito).
“Ci sono fiori ovunque per chi è disposto a vederli.” Henri Matisse
Perché il genio è nei dettagli.
E gli appassionati di moda, design e giardinaggio, lo sanno.
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