GFVip6, “Imbecilli e Cerebrolesi” la regia dimentica i microfoni accesi, gli insulti vanno in diffusione

di Giuseppe Scuccimarri

Pubblicato il 2021-10-04

Che questo cast fosse mal sopportato e che non rispecchiasse a pieno ciò che gli autori cercassero era evidente, ma da qui a offendere i concorrenti  pesantemente soprattutto usando termini più adatti a un bar di Caracas che a uno studio televisivo ce ne passa. Un microfono lasciato maldestramente acceso ha mandato in diffusione nella …

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Che questo cast fosse mal sopportato e che non rispecchiasse a pieno ciò che gli autori cercassero era evidente, ma da qui a offendere i concorrenti  pesantemente soprattutto usando termini più adatti a un bar di Caracas che a uno studio televisivo ce ne passa. Un microfono lasciato maldestramente acceso ha mandato in diffusione nella casa il dialogo pieno di insulti verso i concorrenti intercorso tra due autori, le parole sono state recepite distintamente da alcuni in giardino “Questi ragazzi sono una massa di imbecilli cerebrolesi, ca**i loro”  Davide Silvestri ha chiesto a tutti di fare silenzio e far finta di nulla in maniera tale che dalla regia non si accorgessero del microfono aperto e loro potessero ascoltare il resto della conversazione. Altro che politically correct, “cerebrolesi” è una parola bruttissima e detta con intenzione comporterebbe l’espulsione di qualsiasi concorrente, ci sono bambini che nascono con malformazioni del genere, questo è il livello culturale degli autori di questo reality, chissà quante perle del genere i microfoni chiusi ci hanno evitato.

La figuraccia è di quelle epocali, è evidente che questo Grande Fratello non decolli e sia diventato più che mai lo spin-off del giornale che dirige il suo conduttore, concorrenti messi lì più che altro per fare gossip e far partorire articoletti rosa più che personaggi in grado di creare dinamiche. Probabilmente adesso si parlerà più della gaffe in regia che di quello che avviene dentro la casa. Sarà interessante vedere se quanto accaduto salterà fuori questa sera in diretta o se ai concorrenti sarà imposto il silenzio, certo che la curiosità di vedere la scusa che potrà inventare il guru Signorini per coprire una uscita del genere è tanta. Ce lo immaginiamo già arrampicarsi sugli specchi nel disperato tentativo di mettere una toppa ad un buco che dopo questa mattina sta diventando gigantesco.

Adesso i concorrenti hanno avuto la conferma di non essere apprezzati, il sentore in verità lo avevano avuto grazie ai continui riferimenti all’anno precedente, il cercare di ricalcare le stesse dinamiche con personaggi diversi non sempre dà lo stesso risultato, uno può anche bere due tipi di vino nello stesso bicchiere, ma se il sapore non è lo stesso resta la voglia di prendere la bottiglia di prima e se ci si accorge che è finita non è detto che  beva il vino nuovo. E agli affezionati il vino nuovo non piace, sono ancora troppo legati ai personaggi dello scorso anno tanto che a nuova edizione in corso si ricorre ancora ai video dell’edizione passata rendendo il paragone tra passato e presente impietoso e nostalgico.

Cosa fare allora? Il messaggio arrivato dalla regia ha il sapore di resa, con gli ingredienti a disposizione evidentemente si cucina male e bisogna correre ai ripari, prendere qualche ingrediente che ricordi il passato e che riporti davanti al video chi ha abbandonato la nave nella consapevolezza di non trovare più gli antichi sapori, potrebbe rappresentare una soluzione? Ricorrere a qualcuno in orbita Zorzando o Prelemi? O fare rientrare come guest qualche pseudo regina in cerca di gloria televisiva? Chi vivrà vedrà intanto delle scuse ufficiali per quanto ascoltato sarebbero più che consigliabili.

 

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Giuseppe Scuccimarri

Giuseppe Scuccimarri, classe 1969, esperto di televisione e cronaca rosa con interessi anche per l'attualità e la politica nazionale e internazionale. Autore della commedia "Il delitto di Lord Arthur Savile" (2002) e del musical "La vita è una splendida canzone" (2014), ghostwriter per diversi autori e paroliere, amante della scrittura e della letteratura italiana e straniera.

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