Tra le rivelazioni di questa edizione del GF Vip, c’è senz’altro Luca Salatino, lo chef e pugile romano sembrava sulla carta dover essere una figura di contorno nel reality invece ha preso prepotentemente la ribalta televisiva per il suo fare schietto e sincero che lo sta facendo somigliare a una sorta di gigante buono, ma c’è chi sul settimanale CHI nello spazio dedicato alle lettere al direttore ha contestato a Signorini la scelta di Luca, in particolare il fatto che parli con un marcato accento romano, “Perchè– ha scritto la lettrice- a Luca si permette di parlare in dialetto romano, seppur comprensibile mentre ai napoletani, ai milanesi, ai siciliani non è consentito?” A parte il fatto che Pietro Taricone, mitico concorrente della prima edizione, spesso e volentieri parlava in dialetto campano e come lui altri concorrenti del reality spesse volte si sono espressi con le loro cadenze regionali, Alfonso Signorini intervenendo ha dato la sua spiegazione :
“Io credo che sia importante che ognuno in un programma importante come il GF porti sè stesso. Abbiamo voluto e scelto Luca proprio per la sua spontaneità e la sua simpatica romanità. Costringere Luca a parlare senza inflessioni dialettali sarebbe come tradire la sua verità”
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