GF Vip, “Che ca**o mi avete chiamato a fare?” Barù si sfoga con gli autori dopo l’ennesimo rimprovero

Se una serata si invita un amico un pò istrionico e sopra le righe ci si aspetta da lui qualche comportamento un pò particolare e non ci si scandalizza al primo rutto o alla prima parolaccia, invero Barù prima del suo ingresso in Casa aveva anche avvisato di avere poco da raccontare e che sarebbe stato principalmente sè stesso e al pubblico il nipote di Costantino Della Gherardesca piace e anche parecchio, basta farsi un giro sui social per leggere commenti divertiti ed entusiastici su questo personaggio capace di far ridere soltanto con uno sguardo.

Non è comprensibile quindi il comportamento degli autori che a detta del concorrente alzano spesso la voce in confessionale per redarguirlo per le sue esternazioni abbastanza colorite. A questo punto verrebbe da domandarsi come mai dal confessionale se la prendano per le espressioni di Barù e lascino correre su comportamenti off limits di altri concorrenti, forse perchè Barù è poco propenso a seguire le dinamiche autorali? E’ di pochi giorni fa la confidenza fatta dal blasonato quarantaquattrenne a Katia Ricciarelli in cui si è lamentato per il fatto che dal confessionale gli chiedessero di corteggiare, il termine usato da Barù è stato più colorito, qualche donna della Casa mentre lui invece non avrebbe voglia di una relazione durante il reality.

Oggi Barù ha confessato di aver ricevuto dagli autori delle vere e proprie reprimende a causa del suo linguaggio considerato troppo audace, il concorrente ha raccontato di aver risposto agli autori : “Se non posso fare le mie battute me ne vado a casa, che ca**o mi avete chiamato a fare? Il democristiano?” Uno dei motivi della sgridata del confessionale sarebbe stato uno scambio di battute con Soleil durante le quali il blasonato avrebbe usato una terminologia a doppio senso giocando a biliardo ha detto all’italo-americana “Le mie palle non sono dedicate a te Sole“. Sempre meglio una battuta a doppio senso che insulti, offese omofobe e parolacce, la sana ironia e la goliardia non hanno mai fatto male, ma probabilmente agli autori del GF sì, soprattutto quando qualche concorrente non fa ciò che vogliono loro.