GF Vip 7, Polemica social, ma la “faccetta” non è dell’Incorvaia, ecco cosa è successo

di Giuseppe Scuccimarri

Pubblicato il 2022-11-11

Ancora una volta l’accusa al GF Vip, proviene dai soliti tribunali del web, in particolare da Twitter uno dei social più tossici, che spesse volte abbandona lo scopo comunicativo e ironico per cui è conosciuto per sfociare nell’insulto, nel sessismo, nel razzismo e nella maleducazione. Tutto nasce dalla cattiva gestione dei titolari delle piattaforme, basterebbe …

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Ancora una volta l’accusa al GF Vip, proviene dai soliti tribunali del web, in particolare da Twitter uno dei social più tossici, che spesse volte abbandona lo scopo comunicativo e ironico per cui è conosciuto per sfociare nell’insulto, nel sessismo, nel razzismo e nella maleducazione.

Tutto nasce dalla cattiva gestione dei titolari delle piattaforme, basterebbe più controllo di utenti e contenuti e molto becerume sparirebbe, compresi i profili fake, incontrollati e la maggior parte delle volte forieri di fastidi e problemi per coloro che sui social vorrebbero solo svagarsi.

Nelle ultime ore è stata attribuita a Micol Incorvaia l’accusa di apologia del fascismo, il 90% di chi ha mosso l’accusa non conosce neanche il significato del termine, ma quando serve a crocifiggere e a diffamare qualcuno che ai frequentatori dei social sta antipatico viene comodo accodarsi agli odiatori seriali, compresi quei portali che per avere click garantiti, pubblicano immediatamente notizie senza averle approfondite, mettendo spesse volte alla gogna persone che non c’entrano nulla.

Detto ciò la speranza è che la famiglia Incorvaia denunci per diffamazione tutti coloro che da ventiquattrore stanno accusando Micol di un fatto che non ha commesso, è accaduto che durante la live del GF Vip si sia sentita in sottofondo una voce femminile che intonava “Faccetta Nera”, una canzone riconducibile al Ventennio e in particolare al colonialismo che prevedeva di ridurre le donne delle colonie conquistate in schiavitù, compresi gli abusi sessuali da parte degli uomini.

L’apologia del fascismo in Italia è condannata per cui è stata richiesta la squalifica di colei che secondo il web si sarebbe macchiata di un gesto così grave.

Dopo una analisi del video, si vede la Incorvaia in piedi girata verso lo specchio e seduta Sarah Altobello mentre si pettina, la voce che si sente sarebbe riconducibile a quest’ultima che comunque ha intonato per 10 secondi l’intro della canzone inconsapevolmente, pertanto non essendo il gesto volontario, il fatto non sussiste. Un’altra occasione persa da parte del web per evitare una figuraccia.

Giuseppe Scuccimarri

Giuseppe Scuccimarri, classe 1969, esperto di televisione e cronaca rosa con interessi anche per l'attualità e la politica nazionale e internazionale. Autore della commedia "Il delitto di Lord Arthur Savile" (2002) e del musical "La vita è una splendida canzone" (2014), ghostwriter per diversi autori e paroliere, amante della scrittura e della letteratura italiana e straniera.

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