Ebbene sì, prendendo spunto dal titolo della telenovela cult, anche Massimiliano Varrese piange.
Ovvio verrebbe da pensare, dopo tutte le figuracce fatte, dopo che i quotidiani nazionali ne hanno chiesto la squalifica immediata, dopo la tiratina d’orecchie in prima serata chi non piangerebbe?
Ma il nostro “Guru”, come viene simpaticamente chiamato sui social, ama stupirci. Lui è oltre.
Piange perché la sua nuova vittima predestinata, la bella Monia La Ferrera, mantiene le distanze.
Certo che i loro trascorsi gli dessero una sorta di opzione, non riesce ad accettare che Monia voglia viversi l’esperienza del Grande Fratello senza il peso di una ship che, tra l’altro, non desidera.
E allora eccolo piangere disperato, consolato da Rosy Chin che, autoproclamatasi motivatrice della casa, dispensa le sue perle di saggezza, poco importa se sono sempre le stesse a prescindere da chi abbia di fronte.
La sensazione che si ha, però, è di un film recitato malissimo, una di quelle produzioni di serie Z che, come ha ricordato qualcuno, fanno sembrare Terra Amara, una produzione se non da Oscar, quanto meno da Golden Globe.
Demerito degli attori o del copione? Questo il dilemma.
Nell’indecisione, diciamo di entrambi.
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