GF, I nomi non attirano, da Grande Fratello a Grande Flop è un attimo

L’11 settembre si avvicina e comincia a delinearsi la nuova edizione del Grande Fratello.
Alfonso Signorini è sempre al comando del reality ma cambiano la location, trsferita dagli studi di Cinecitta’ a quelli Voxson di Via Tor Cervara e gli opinionisti: Sonia Bruganelli e Orietta Berti sono state sostituite dalla giornalista del Tg5 Cesara Buonamici.
Questa edizione prevede, inoltre, la partecipazione di 20 concorrenti: 10 vip e 10 persone comuni, un mix di tutte le passate edizioni.

Se sui concorrenti “nip” c’è il più stretto riserbo, sembra infatti che i casting non siano ancora del tutto conclusi, sulla quota “vip” alcuni nomi sembrano essere ufficiali:
– Giampiero Mughini, scrittore, giornalista ed opinionista
– Samira Lui, modella vista in Tv come “professoressa” del quiz “L’Eredita’” e concorrente di “Tale e Quale Show”
– Beatrice Luzzi, attrice, regista e blogger, famosa per aver interpretato Eva Bonelli nella soap “Vivere”
– Ciro Petrone, attore in “Gomorra”e diventato celebre per la leggendaria fuga a “Temptation Island”
– Alex Schwarzer, campione olimpico nel 2008 nella 50 km, salvo poi essere squalificato, nel 2012, per doping
– Massimiliano Varrese, attore, cantante e ballerino, salito alla ribalta nella fiction “Carabinieri”
– Grecia Colmenares, attrice venezuelana, regina delle Telenovelas negli anni 90
– Fiordaliso, cantante
Se la lista fosse confermata, mancherebbero all’appello altri due “vip” ed i nomi che circolano sono tanti, non tali da destare l’attenzione di un pubblico che dal reality più famoso d’Italia si aspetterebbe ben altro.

Dalla famosa linea purista Piersilvio Berlusconi potrebbe uscirne con le ossa rotte, con gli investitori pubblicitari pronti a voltargli le spalle e con una emorragia di pubblico non indifferente. Anche basta con questa lotta ostinata al trash, quello stesso trash televisivo di cui il Biscione si è nutrito e si è riempito la pancia. La TV deve essere anche evasione, a qualcuno possono piacere le litigate ma non per questo disdegnare la lettura della Divina Commedia.

Anni di televisione dovrebbero aver insegnato a Piersilvio che non sempre tornare indietro porta risultati, tentare di portare in scena uno show svestito dei particolari a cui il pubblico è abituato può rivelarsi un boomerang, a quel punto passare dal Grande Fratello a un Grande Flop potrebbe essere un attimo.