lunedì, Maggio 20, 2024

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Geolier “maestro di vita” alla Federico II: é il più giovane Big di Sanremo 2024 al debutto su Spotify, il record nel mondo!

Sanremo 2024, Geolier segna la storia della musica made in Italy su Spotify Global nel mondo: l’upgrade di maestro di vita alla Federico II

Geolier sale in cattedra alla Università Federico II di Napoli, per tenere un incontro sulla povertà educativa e il valore del suo talento, al di là della vittoria mancata a Sanremo 2024. Nel mezzo della polemica che taccia Angelina Mango di essere stata favorita alla vittoria di Sanremo 2024 da stampa e radio, in un patto di duplice intesa volta all’annullamento di un plebiscito di voti dell’orecchio pubblico al televoto per Geolier, il rapper secondino ha ora la sua revanche.

A prima firma Serena Granato su Mondo TV24, Emanuele Palumbo in arte Geolier, sopravvissuto al Limes del quartiere Secondigliano e il pregiudizio, é invitato alla Federico II per un meeting di confronto sul role model che lui ora copre come rappresentante della povertà educativa nel mondo. Reduce dalla vittoria della gara cover di Sanremo 2024, con il Medley “Strade” ft.ing Gué, Luché e l’ambasciatore di Napoli nel mondo Gigi d’Alessio, Geolier al secolo Emanuele Palumbo, ha creduto nel suo talento della scrittura creativa delle barre ispirato alle vibes di Street Art del quartiere d’origine di Napoli, Secondigliano, fino a lanciarsi su YouTube con il primo vero singolo al debutto nell’industria musicale, P’ Secondigliano. Per Secondigliano Geolier segna ora il record per essere il più giovane debutto d’Italia sulla piattaforma Spotify Global nella Top 50 global delle prime 50 canzoni più ascoltate nel mondo, segnando al contempo il picco più alto in ordine cronologico tra le 30 canzoni di Sanremo 2024 alla #47 nella Top 50 su Spotify Global.

 

Geolier segna la storia della musica italiana su Spotify Global: il primato per il miglior debutto del più giovane Big di Sanremo 2024, nel mondo!

E nella Top Songs Debut Global, la classifica dei più alti debutti mondiali su Spotify nel mondo, Geolier si impone come il #1 più giovane debutto nel mondo nella piattaforma di streaming, classificandosi alla #3 con la hit di Sanremo 2024, “I’ p’ me, tu p’ te”, alle spalle di Mahmood e Tuta Gold alla #2, dopo Kanye West e Dolla Sign alla #1 con Talking. Insomma Geolier é l’artista italiano contemporaneo più influente del momento nel mondo, non solo in rappresentanza della sua città di origine, Napoli, ma anche della cultura Street art, la povertà educativa di cui può dirsi maestro. La strada nel quartiere di Secondigliano, che lo ha forgiato nel fuoco di mille battaglie, lo ha portato a registrare il record di artista #1 nella classifica FIMI/ Gfk di vendite album di fine 2023 in Italia con Il coraggio dei bambini, per poi debuttare al Festival della canzone italiana di Sanremo 2024 dove si é classificato secondo.

A invitare il rapper secondino come “maestro di vita e talento nell’arte” all’università Federico II per il merito di essersi fatto le ossa da autodidatta artista e figlio di se stesso, é il rettore Matteo Lorito. «Sarà un dibattito con i giovani – fanno sapere dall’Ateneo – parleremo di povertà educativa, in modo particolare delle periferie e lui ci potrà aiutare a immaginare una cultura sempre più inclusiva». L’invito a Geolier sarà formalizzato dal rettore per concordare una data. Intanto anche la radio dell’Università «F2RadioLab» invita il giovane artista per una nuova intervista sulla attività musicale e la sua vita di ragazzo della Generazione Zeta che si fa strada nel mondo in rappresentanza della strada-maestra.

La polemica

Ma non manca la polemica dell’Economista Carlo Cottarelli, che su twitter scrive, in uno shade ai danni del fenomeno di risonanza mondiale di Napoli: «Sarò retrogrado ma non capisco perché l’università di Napoli abbia invitato Geolier a tenere una lezione nell’Ateneo partenopeo. Tutti quelli che arrivano secondi a Sanremo – avanza la realtà avversa di Cotarelli – dovrebbero tenere lezioni all’università? bene faceva Edoardo Bennato a cantare “sono solo canzonette”».

 

 

 

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