Fedez vs Morgan, entra in gioco anche Vittorio Sgarbi

Nessuno avrebbe mai lontanamente immaginato il clamore che questa edizione di X Factor avrebbe creato.

Le ultime edizioni erano state piuttosto scialbe e lo share vertiginosamente in calo: la carta Morgan aveva fatto presagire la volontà di dar vita ad uno show più “frizzante” ma la mina vagante Castoldi è scoppiata tra le mani di Sky con una deflagrazione roboante.

L’allontanamento dell’ex leader dei Blu Vertigo dallo show è arrivato dopo una serie di episodi che avevano creato un’atmosfera pesante nel programma.

Ma Morgan non è andato via in silenzio, tutt’altro.

Dopo il suo licenziamento è stato un susseguirsi di dirette social, interviste, proclami: ha avuto da ridire su tutto e tutti ed in particolar modo su colui che ritiene essere l’artefice di quanto gli è successo, Fedez.

Avevamo lasciato Morgan accusare Fedez di clientelismo, sostenendo che uno dei concorrenti, il cantante degli Stunt Pilots, appartenente alla squadra di Dargen D’Amico, era un professionista che aveva già lavorato con il rapper.

La risposta di Federico è arrivata eri sera, nel corso della semifinale di X Factor: dopo l’esibizione del gruppo ha voluto precisare alcune cose:

“Non mi piace far finta di niente, io non mi sottraggo. Io non mi nascondo e sono abbastanza trasparente. Abbiamo un giudice che se ne è andato via e che ultimamente ha fatto uscire questa notizia, una sorta di dossieraggio venuto male in cui ha raccontato che Lorenzo ha collaborato ad un mio album, lasciando quasi intendere che ci siano dei favoritismi.

Voglio chiarire che io non ho mai conosciuto Lorenzo, non ci siamo mai visti. Semplicemente ha collaborato con Michele Canova a Los Angeles per la produzione di alcuni brani, quindi è una cosa normalissima. Ma ammettiamo che io lo conoscessi, quale sarebbe il problema? 

A me risulta che Morgan, per sua stessa ammissione, conosceva Anna Castiglia. Quale sarebbe stato il problema? Se Morgan pensa che io abbia fatto clientelismo deve avere le pal*e di dirlo, non insinuarlo e basta. Se vuoi essere davvero un ribelle, caro Morgan, e pensi che qua dentro sia tutto pilotato, lo dici quando sei dentro al programma e non quando ti danno un calcio nel c… Così è troppo semplice.

Non voglio dare altre spiegazioni, non sono anti-ribelle né anti-sistema. Io sono un ragazzo che ha una piccola azienda, che lavora con sua mamma, con l’avvocato, ma che per ottenere quello che ha non ha mai dovuto leccare i piedi né a Giorgia Meloni né a Vittorio Sgarbi.

Ciao Marco“.

Impossibile pensare che Morgan non replicasse

“Mi è piaciuta la battuta su Sgarbi e Meloni. Si vede proprio che di musica non se ne intende, non è il suo campo. Direi che è incommentabile. Si può solo fare ironia, più in basso di così non ha senso andare”

A questo punto, però, colpo di scena: ad inserirsi a gamba tesa nel dissing ecco arrivare proprio lui, Vittorio Sgarbi, che di fronte ad un o scontro non si è mai tirato indietro, a torto o a ragione.

Sgarbi, sentitosi chiamato in causa da Fedez, ha voluto dire la sua

“Morgan sarebbe un mio leccapiedi? I miei piedi possono replicare dicendo che mai lingua di maschio li leccò, quindi Morgan non può averli leccati.

Leccare i piedi a me non serve a niente, perché il mio potere è molto variegato ed esprime la sua efficacia in taluni settori prevedibili ma non ha nessuna efficacia per quel che riguarda la televisione e lo spettacolo.

Per cui avrebbe sbagliato piedi se avesse leccato i miei. Io l’ho semplicemente ammirato perché era bravo, e perché era molto più bravo di Fedez. La qualità umana di Morgan è tale che non ha bisogno di leccare i piedi a nessuno.

A Fedez invece non porgerei il piede. Di Morgan conosco le qualità, di Fedez so solo che ha dei tatuaggi e che è il compagno della Ferragni, senza la quale sarebbe del tutto ignoto.

Quindi, può evitare di fare commenti su persone che sono disperatamente sole ma che hanno fatto cose molto importanti. Che impari il rispetto prima di parlare”.

Fermo restando che sentire Sgarbi parlare di rispetto ci fa sorridere, e non poco, tutto questo gran trambusto, non destinato a placarsi tanto presto, ha sicuramente riacceso i riflettori su X Factor.

Peccato, però, che siano puntati su tutti tranne che sui talentuosi concorrenti ancora in gara.