Elisabetta Gregoraci omaggia Ornella Vanoni: la scelta delle foto scatena polemiche

Le storie Instagram pubblicate da Elisabetta Gregoraci nelle ultime ore stanno generando un acceso dibattito. Come molti volti del mondo dello spettacolo, la conduttrice ha voluto rendere omaggio a Ornella Vanoni, scomparsa il 21 novembre all’età di 91 anni.
Il modo in cui ha deciso di ricordarla, però, non ha convinto parte del pubblico.

La Gregoraci ha condiviso tre storie dedicate alla cantante, accompagnandole con celebri frasi e brani del repertorio dell’artista milanese. A far discutere non sono state le citazioni, bensì le immagini scelte per accompagnarle, giudicate da molti utenti non in linea con il tono delle parole di Vanoni.

Elisabetta Gregoraci sotto accusa: “Immagini fuori contesto”

La prima storia mostrava la frase: “In un tempo triste e nevrotico, ci salverà solo la risata. In questo mondo di me**a ridere è il bene più prezioso che ci resti”, accompagnata da uno scatto in cui Elisabetta Gregoraci appare con la camicia aperta, lasciando intravedere il reggiseno.

Nella seconda storia, contenente la frase “La follia leggera non è solo divertente, è vitale”, la conduttrice si mostra mentre ride in un’immagine sfocata e dinamica. La terza storia ritrae Gregoraci durante il trucco, con in sottofondo Imparare ad amarsi, uno dei brani più iconici di Ornella Vanoni.

Molti utenti hanno criticato l’accostamento tra citazioni e immagini, giudicandolo inappropriato per un omaggio a una figura così importante della musica italiana.
Un commento diventato virale recita: “Elisabetta Gregoraci ha sbloccato un nuovo livello: il commiato al defunto con la foto da sola. Che imbarazzo”.

Una polemica destinata a proseguire

L’intenzione della conduttrice era probabilmente quella di rendere un tributo personale e affettuoso, ma la scelta dei contenuti ha sollevato dubbi e reazioni contrastanti.

Mentre alcuni difendono la libertà espressiva dell’ex concorrente di reality e conduttrice televisiva, altri ritengono che l’omaggio avrebbe meritato un taglio più sobrio e coerente con la figura di Ornella Vanoni.