Domenica In torna regina del pomeriggio festivo, l’effetto Pretelli porta risultato

di Giuseppe Scuccimarri

Pubblicato il 2021-11-29

E come direbbe qualcuno “Appoggia qui la tua opinione e aspetta che me ne freghi qualcosa” oggi come non mai sembrerebbe un messaggio verso coloro che si sono profusi da quando Pierpaolo Pretelli è approdato a “Domenica In” in commenti poco realistici, i dati di ascolto parlano chiaro, perchè come scritto più volte sono quelli …

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E come direbbe qualcuno “Appoggia qui la tua opinione e aspetta che me ne freghi qualcosa” oggi come non mai sembrerebbe un messaggio verso coloro che si sono profusi da quando Pierpaolo Pretelli è approdato a “Domenica In” in commenti poco realistici, i dati di ascolto parlano chiaro, perchè come scritto più volte sono quelli a far fede più di tante parole, l’ armata De Filippi che sembrava irraggiungibile e che per 11 settimane ha rifilato costantemente al programma condotto dalla Venier 4 punti share di distacco, ieri è stata superata e battuta seppur di poco da Domenica In. Una rimonta lenta ma costante portata a termine in 4 settimane proprio quelle coincise con l’avvento di Pierpaolo Pretelli nel contenitore festivo di Raiuno.

Complimenti agli autori che sono subito corsi ai ripari prima che il buco diventasse una voragine, Pretelli oltre a portare il suo pubblico di fedelissimi e non sono pochi, ha anche portato aria di novità e freschezza in un programma che cominciava ad assumere le sembianze di una Messa cantata con gli ospiti che dopo aver fatto promozione salutavano e uscivano apportando poco o nulla al prodotto. Mara Venier sembra aver trovato la sua spalla ideale in questo giovane talento che ha fatto dell’umiltà e della semplicità la sua bandiera e il suo mettersi al servizio del programma senza pretendere, a volte anche rischiando di cadere in clichè che ormai non gli appartengono più lo hanno reso più umano e più vicino alla gente, lontano dagli stereotipi che vogliono la gente di spettacolo avvolta in un suo mondo avulso dalla realtà.

Il nuovo gioco ha funzionato, rendere gli ospiti parte attiva del programma anche, per la serie a Domenica In si viene sì per fare promozione o farsi pubblicità, ma chi viene deve apportare il suo contributo piccolo o grande che sia, anche correndo per far suonare una campana o semplicemente recitando il ruolo del giudice svanito nonostante i 60 anni di carriera sulle spalle. Vecchio e nuovo che si uniscono in un mix vincente, rendendo la domenica familiare e serena.

Adesso a rincorrere dovrà essere la De Filippi, il programma di Queen Mary ha peccato di presunzione prostituendosi ai teatrini trash che Mediaset solo di facciata repelle per poi offrirne prova costante davanti alle telecamere, il pubblico vorrebbe continuare a vedere i giovani talenti esibirsi e non i continui e finti screzi tra professori, i balletti pieni di finta sensualità con protagonisti Todaro, Cuccarini e Celentano e non ultimo il gioco dei palloncini con i messaggi all’interno di cui sinceramente non frega nulla a nessuno. Il vero e proprio confronto tra le regine della domenica inizia adesso, con la Venier che si è rimessa in carreggiata e la De Filippi che probabilmente ha cominciato a capire che deve fare attenzione altrimenti potrebbe farsi male proprio con la sua creatura più riuscita, quell’Amici che avrebbe bisogno di non uscire dai binari canonici del talent.

Sicuramente i due programmi sono pregni di qualità ed è un peccato vederli uno di fronte all’altro, ma questi sono i danni della controprogrammazione a prescindere, sarà interessante vedere come entrambe le produzioni cercheranno di tenere in alto il loro prodotto, Domenica In sembra aver trovato il suo asso nella manica vedremo adesso cosa tirerà fuori la De Filippi dal cilindro, una che a perdere proprio non è abituata.

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Giuseppe Scuccimarri

Giuseppe Scuccimarri, classe 1969, esperto di televisione e cronaca rosa con interessi anche per l'attualità e la politica nazionale e internazionale. Autore della commedia "Il delitto di Lord Arthur Savile" (2002) e del musical "La vita è una splendida canzone" (2014), ghostwriter per diversi autori e paroliere, amante della scrittura e della letteratura italiana e straniera.

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