Chiara Ferragni contro Giorgia Meloni “Aborto negato nelle Marche, se vince le elezioni lo sarà a livello nazionale”

Chiara Ferragni

E mentre i personaggi televisivi continuano a nicchiare e a non prendere posizione per quanto concerne le prossime Elezioni Politiche, Chiara Ferragni si è accodata a tanti personaggi dello spettacolo per urlare il suo dissenso verso un programma, quello della destra e di Giorgia Meloni in particolare, che tende a privare i cittadini di diritti acquisiti negli anni e reputati fondamentali. L’imprenditrice digitale, la più importante d’Italia a livello social con oltre 28 milioni di followers con una storia Instagram ha puntato i riflettori su quello che Fratelli d’Italia ha definito il “Modello Marche“, nella regione governata dal giugno scorso dall’esponente FdI Acquaroli, è pressocchè impossibile abortire, queste le parole di Chiara Ferragni :

Ora è il nostro tempo di agire e far sì che queste cose non accadano. FdI ha reso praticamente impossibile abortire nelle Marche che governa. Una politica che rischia di diventare nazionale se la destra vince le elezioni”

Le parole dell’influencer hanno trovato subito riscontro in Alberto Losacco, commissario regionale del Partito Democratico, che ringraziando Chiara Ferragni ha aggiunto :

In una regione con un altissimo numero di medici obiettori, la Giunta regionale ha scelto di non recepire le direttive nazionali del 2020 sulla pillola abortiva, dicendo che qui nascono pochi bambini e che la natalità viene prima del diritto di scelta delle donne. Questa regione che la Meloni indica come modello per il Paese, è un laboratorio dei diritti negati, proprio come il Texas, come l’Ungheria di Orban. Chiara Ferragni ha ragione da vendere”.

Al commissario regionale ha fatto eco Valeria Fedeli, senatrice PD ed ex ministro dell’Istruzione che ha aggiunto :

Brava Chiara Ferragni! Difendiamo l’aborto, la maternità consapevole e la salute delle donne. Nella Regione Marche, laboratorio della destra più nera, i diritti sono sotto attacco. Rischiamo ora che lo siano in tutta Italia. Chiediamo a Meloni: cosa pensa, onorevole, della Legge 194?

A quanto pare l’influencer ha scoperchiato una pentola che bolliva da diversi mesi, sarebbe opportuno che il PD ancora in cerca di una sua identità politica e soprattutto di sinistra si ponesse come scudo di quelli che sono i diritti fondamentali dei cittadini e in questo caso delle donne. Sulla politica oscurantista di Giorgia Meloni nelle scorse settimane si sono schierate Elodie (“il programma di FdI a me sinceramente fa paura“), Loredana Bertè (“signora, lei di onorevole non ha nulla”), Giorgia (“anche io sono Giorgia, ma non rompo i cog*ioni), tutte donne e come detto nessun volto televisivo nè uomo nè donna, eccezion fatta per Rita Dalla Chiesa che si è candidata per Forza Italia in un collegio blindatissimo che se le cose dovessero andare male le consentirà l’elezione con il paracadute del plurinominale.

Vedremo se nel mese che resta prima del voto anche qualche volto televisivo deciderà di schierarsi, i rapporti tra politica e televisione sono sempre stati precari, sarà interessante vedere se qualche personaggio del piccolo schermo uscirà dalla propria comfort zone per prendere posizione.


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Scritto da Giuseppe Scuccimarri
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