Carolina Marconi commossa a Verissimo: “Dopo il tumore, la sfida più dura è stata diventare mamma”, ecco le sue parole

Sabato 18 ottobre 2025, Carolina Marconi è tornata ospite nel salotto di Verissimo, il programma condotto da Silvia Toffanin, per raccontare con coraggio e commozione il suo lungo percorso di rinascita dopo la lotta contro il tumore. Un’intervista toccante che ha emozionato il pubblico e lanciato un messaggio importante su temi ancora troppo poco raccontati: la chemioterapia, il desiderio di maternità e le difficoltà della fecondazione assistita dopo una diagnosi oncologica.

“Sto bene, ma ogni controllo è un respiro sospeso”

“Sto bene, adesso sto bene”, ha dichiarato Carolina con il sorriso. Dopo la diagnosi di tumore ricevuta nel 2021, ha concluso i cicli di chemioterapia nel 2022. “I controlli vanno bene, ma ogni volta manca il respiro”. Oggi, continua una terapia ormonale necessaria per poter affrontare una possibile gravidanza, obiettivo che da sempre rappresenta per lei un sogno profondo: diventare madre.

La maternità dopo il tumore: “Un percorso durissimo, pieno di silenzi e solitudine”

Durante l’intervista a Verissimo, Carolina ha condiviso un aspetto molto intimo e doloroso del suo percorso: la difficoltà di diventare mamma dopo il tumore. Dopo la prima cura ormonale, è rimasta incinta. “È stato bellissimo, ero piena di gioia, ma la felicità è durata poco: l’ho perso”. Un evento traumatico, che si è ripetuto anche al secondo tentativo. “Potevo provarci solo due volte. Rimango incinta anche al secondo tentativo, ma lo perdo di nuovo… e non mi hanno dato un terzo tentativo”.

Con la voce rotta dalla commozione, ha raccontato quanto sia stato difficile elaborare quei momenti. “Durante la chemio volevo combattere. Adesso mi sono buttata giù. L’ho sentito come un fallimento”, ha confidato tra le lacrime.

Un terzo tentativo naturale: “Non ci credevo, ma la paura era troppa”

Contro ogni previsione, Carolina è riuscita a restare incinta una terza volta, in modo naturale. Ma anche quel sogno si è spezzato. “Avevo tanta paura, sentivo che qualcosa non andava. L’ho perso di nuovo. È stato un calvario. Nessuno ne parla, ma la fecondazione assistita è tosta: ci provi tante volte e ti senti vuota. L’ansia, la rabbia, la frustrazione… il percorso della chemio non era nulla a confronto”.

Ha spiegato di aver chiesto anche la possibilità di congelare gli ovuli, ma non c’erano i tempi e le condizioni mediche per farlo. “Il mio oncologo mi ha dato solo due possibilità. Bisogna accettarlo. Almeno ci ho provato. È giusto che sia così”.

Un messaggio forte per tutte le donne: “Non siete sole”

La testimonianza di Carolina Marconi a Verissimo è un grido di verità e speranza. Una voce che rompe il silenzio su un tema troppo spesso ignorato: le difficoltà della maternità dopo un tumore. La sua storia è quella di tante donne che lottano non solo per la vita, ma anche per un futuro che comprenda il diritto alla genitorialità.