sabato, Luglio 27, 2024

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Ballando con le Stelle, solo Mammucari pensa allo show, troppe polemiche nel sabato sera di Raiuno

Ci siamo più volte soffermati ad analizzare Ballando con le Stelle, sottolineando quanto lo spettacolo avrebbe bisogno di essere snellito in alcune sue parti, ritornando alla leggerezza delle prime edizioni. In questi ultimi anni il livore molte volte è stato protagonista delle puntate, quasi l’obiettivo principale fosse quello di sminuire i concorrenti, personaggi nella maggior parte dei casi improvvisatisi ballerini per rimettersi in gioco o farsi conoscere.

Nell’idea originale dello show, il ballo doveva essere soltanto un pretesto per divertirsi, per far conoscere i diversi stili di danza al pubblico generalista del sabato sera, uno stimolo per imparare e divertirsi, questa mission è venuta meno con il passare del tempo, fino a far durare una eternità il tempo che ballerini e maestri passano davanti al bancone della giuria, della quale soltanto una ha voce in capitolo, gli altri sono personaggi che giudicano facendo fede su quanto hanno visto gli anni precedenti, cadendo spesso in contraddizione nelle valutazioni.

A “condannare” questa strada senza uscita in cui si è infilato il programma, ci ha provato Teo Mammucari, i modi probabilmente non saranno stati dei più felici, ma il senso delle sue parole a nostro avviso corretto. Per il conduttore al primo posto dovrebbe esserci l’intrattenimento e i giurati dovrebbero cominciare a prendersi poco sul serio, nella consapevolezza che se la gara di ballo fosse vera loro non sarebbero chiamati a giudicare.

Probabilmente Mammucari ha interpretato il pensiero di molti telespettatori, le litigate esasperate hanno stancato come anche la mancanza di rispetto verso i concorrenti, comprese le votazioni dallo zero al tre che dovrebbero essere abolite. Non si possono trattare personaggi che hanno deciso di mettersi in gioco, alla stregua dei “dilettanti allo sbaraglio” de La Corrida di Corrado.

Non pensiamo che Mammucari riuscirà a cambiare lo stato delle cose, ma sicuramente potrà far trovare la forza ad altri concorrenti per far sentire le proprie ragioni. Lo stesso consiglio dato a Sara Croce di non essere troppo remissiva, sembra stia dando i suoi frutti, ma possibile che uno debba snaturarsi in un programma che dovrebbe lanciare ben altri messaggi ?

Complimenti a Mammucari, potrà restare simpatico o antipatico, sembrare egoriferito, casinaro, maleducato, irrispettoso, chiassoso, ma ha detto la verità, non si può più assistere a 5 ore di livore, la televisione non può e non deve lanciare simili messaggi.

Giuseppe Scuccimarri
Giuseppe Scuccimarri
Giuseppe Scuccimarri, classe 1969, esperto di televisione e cronaca rosa con interessi anche per l'attualità e la politica nazionale e internazionale. Autore della commedia "Il delitto di Lord Arthur Savile" (2002) e del musical "La vita è una splendida canzone" (2014), ghostwriter per diversi autori e paroliere, amante della scrittura e della letteratura italiana e straniera.

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